“piccola talpa, abbandona il mio quarto azzurro dividi l’osso che tralcio mentiva d’esserci dopo che mai dopo che sempre c’ero stata un niente, l’inventario dei silenzi le cose diradate spente. aperte, ci sono stanze,
il corpo apprende solo
l’istante che scaglia a ritroso il sangue
sulla soglia delle intenzioni”
in quel modo accorto di non amare, io pure non ho amato