Tamron 60mm macro: macro e ritratti con una spesa contenuta

Da Ragdoll @FotoComeFare

Dopo aver fotografato per un po’ di tempo, mi resi conto che le mie lunghezze focali preferite erano nell’ordine del tele e del medio tele. Non solo, spesso mi ritrovavo a sfidare i limiti tecnici degli obiettivi cercando di avvicinarmi il più possibile ai soggetti, per scoprirne i dettagli nascosti e avere tantissimo sfocato.

Come qualsiasi fotografo avrebbe fatto, conclusi che effettivamente avevo bisogno di un obiettivo macro. Tra l’altro, avevo cominciato a scattare le foto ai dolci per apprendistapasticcere.it e, informandomi, avevo scoperto che spesso nella food photography venivano impiegati obiettivi macro, dai 60mm in su.

Il budget a disposizione era come sempre ridotto, così mi misi alla ricerca di un buon compromesso tra prezzo e prestazioni. Ovviamente, finii per rivolgermi ad un produttore di terze parti, in particolare Tamron.

Comprai il Tamron SP AF 60mm F2 Di II LD IF Macro ed in questa recensione ti spiego il perché della scelta e come mi trovo dopo quasi un anno di utilizzo.

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Perché scegliere il Tamron 60mm Macro

Per effettuare una ricerca fruttuosa, avevo identificato diversi requisiti, che per fortuna mi portarono abbastanza velocemente ad una decisione. Ecco i requisiti:

  • obiettivo macro vero, con rapporto di ingrandimento 1:1,
  • lunghezza focale di almeno 60mm (esistono obiettivi macro più corti ma non mi piace come rendono gli oggetti ravvicinati),
  • buone recensioni online,
  • possibilità di impiegarlo anche per altri utilizzi (nel mio caso, ritratti),
  • ampia apertura massima (per la macro non è necessaria, ma per gli altri utilizzi sì),
  • prezzo più basso possibile (sicuramente inferiore a 500€).

Il requisito riguardante il prezzo escluse immediatamente tutti gli obiettivi di marca, che erano più costosi. Per questo finii per identificare il Tamron 60mm ed il 90mm. Perché la scelta cadde sul primo?

Avrei preferito il 90mm perché spesso, per i miei gusti, sono meglio le lunghezze più elevate. Però, su internet trovai un unanime giudizio negativo riguardo alla lentezza della messa a fuoco.

Praticamente, il 90mm è utilizzabile solo se puoi prenderti tempo per mettere a fuoco. Se vuoi fare un ritratto spontaneo al volo, ad esempio ad una festa, difficilmente ce la fai.

Infine, la lunghezza di 60mm, moltiplicata per il crop factor (1,5x nel mio caso) dà una lunghezza focale tradizionalmente ottimale per il ritratto.

Così, deciso per il 60mm, impostai una ricerca salvata su Ebay (ti spiego come fare nel mio ebook sulla scelta di fotocamere e obiettivi). Dopo un po’ di tempo, scovai un esemplare usato ad un prezzo conveniente e non me lo feci scappare.

Qualità costruttiva e comodità d’uso

Grazie al fatto che si tratta di un obiettivo a focale fissa non troppo elevata, il Tamron SP AF 60mm F2 Di II LD IF Macro è leggero e poco ingombrante. Quindi, è molto comodo da portare in giro per scattare spontaneamente e trova posto in qualsiasi borsa o zaino.

Se ti trovi nelle condizioni di poter fare macro a mano libera, un obiettivo così leggero ti permette di puntare e mettere a fuoco con mano molto ferma. Un obiettivo più pesante facilmente porterebbe al micromosso.

Tra le mani l’ho trovato abbastanza solido, anche se non mancano gli elementi in plastica.

Nella fotografia macro ti trovi spesso ad usare la messa a fuoco manuale, quindi è importante la fluidità del movimento della ghiera per la messa a fuoco. Ad un primo impatto, questa mi è sembrata un po’ rigida, come se facesse resistenza.

Però, questa sensazione è svanita subito e non ho mai avuto problemi di messa a fuoco (tranne quelli dipendenti dalla scarsa visibilità del mirino della fotocamera, che è un’altra storia). Ciò è dovuto principalmente al fatto che per spostare di poco il piano di messa a fuoco devi ruotare la ghiera molto di più rispetto ad un normale obiettivo. Di conseguenza, la messa a fuoco è molto precisa.

Qualità delle foto

Non ho le competenze, né gli strumenti, né l’intenzione di fare un’analisi tecnica della qualità delle immagini prodotte. Ti dirò l’impressione soggettiva che ho avuto nella mia esperienza.

Prima di tutto, le foto create con il Tamron SP AF 60mm F2 Di II LD IF Macro risultano molto nitide.  Le parti a fuoco sembrano proprio saltar fuori dall’immagine. Insieme a ciò, i colori risultano sempre piuttosto brillanti e soprattutto verosimili.

Quando usi la massima apertura di f/2, diventa ovviamente più difficile mettere a fuoco un punto ravvicinato, perché la profondità di campo è ridottissima, però lo sfocato (il bokeh) è molto piacevole. Se anche tu cerchi un obiettivo non solo per la macro ma anche per i ritratti, un bello sfocato è certamente un gradito optional.

Riguardo alle distorsioni o alle aberrazioni cromatiche, non ho notato nulla di particolare.

Un piccolo difetto potrebbe essere la tendenza a sovraesporre. Potrebbe essere un fenomeno limitato ad un certo intervallo di aperture (per alcuni obiettivi è così), ma ogni tanto si ottengono foto lievemente sovraesposte. Lo si nota già ad occhio sullo schermo della fotocamera. È facile ovviare impostando una compensazione dell’esposizione negativa.

Quanto ingrandisce

In genere, quando pensi alla macro, pensi alle fotografie di insetti o di altri soggetti altrettanto piccoli. Ma in realtà gli obiettivi macro si usano anche per soggetti di dimensioni maggiori, come il cibo, i fiori, i giocattoli. Anche in questi casi vuoi inquadrature ravvicinate che con gli obiettivi non macro sono impossibili.

Per fotografare i soggetti più piccoli, senza usare accessori aggiuntivi, è necessario ricorrere tipicamente a obiettivi che si avvicinano o superano i 100mm. Con il Tamron SP AF 60mm F2 Di II LD IF Macro devi limitarti ad oggetti meno microscopici, come quelli che accennavo sopra.

Personalmente l’ho usato nella maggior parte dei casi per foto di cibo (dolci per la precisione). Ho provato a fotografare anche qualche insetto, ottenendo l’ingrandimento che puoi vedere qui sotto (foto non elaborate).

Come vedi si tratta di insetti non piccolissimi. Ma soprattutto non ho ottenuto quegli ingrandimenti spettacolari che spesso si vedono online, come ad esempio un faccia a faccia con una mosca.

Il difetto maggiore

Fino a qui non ho evidenziato difetti particolarmente gravi perché effettivamente nella mia esperienza non ne ho riscontrati. L’unico che mi è veramente pesato è una caratteristica dell’obiettivo con cui sapevo che avrei dovuto fare i conti.

Visto il basso prezzo, il Tamron SP AF 60mm F2 Di II LD IF Macro non è stabilizzato. Siccome sulla mia Nikon la lunghezza focale equivalente diventa 90mm, senza stabilizzazione devo fare in modo di avere sempre un tempo di posa non più lento di 1/125s. In situazioni di scarsa luce questo diventa difficile, soprattutto se non uso l’apertura massima, quindi devo alzare l’ISO, che non mi piace mai.

Se fai solamente macro usando un treppiedi, nessun problema. Se vuoi anche scattare a mano libera, tieni questo fattore in considerazione.

Conclusioni

Il Tamron SP AF 60mm F2 Di II LD IF Macro è un acquisto che mi ha soddisfatto. Per le mie foto per apprendistapasticcere.it uso ormai quasi solo questo e non ne rimango mai deluso.

Mi piace la qualità delle immagini che ottengo e anche l’angolo di campo legato a questa lunghezza focale. Inoltre, anche in post-produzione devo spesso fare molto poco.

Ti consiglio questo obiettivo in particolare se:

  • hai un budget ridotto,
  • vuoi fare foto macro a soggetti non eccessivamente piccoli,
  • vuoi poterlo usare anche per altri generi fotografici (che se hai un budget ridotto, è un gradito optional).

Come tutti gli obiettivi di terze parti, è disponibile sia per Canon che per Nikon (io ho provato questa seconda versione) ed anche per Sony. Qui sotto puoi cliccare per acquistare i tre modelli:

     


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