In Kenya non c’è proprio pace. Più si avvicina il periodo delle nuove elezioni legislative e presidenziali, fissato per marzo 2013, più crescono in tutto il Paese tensioni sociali.
Alcune ,molto probabilmente,c’è il fondato sospetto che siano alimentate ad arte allo scopo di creare le condizioni di una protezione indispensabile per alcuni gruppi e quindi la richiesta al politico di turno, che intende furbescamente fare incetta di voti in loco.
Nel distretto di Tana River, zona costiera del Kenya, qualche giorno addietro,alle prime luci del giorno, c’è stato uno scontro finito parecchio male tra uomini dell’etnia Pokomo contro un villaggio Orma-Kipao.
Per l’attacco sono state utilizzati machete e frecce nonché armi da fuoco.
E i morti, secondo quanto riferiscono le notizie riferite dei media locali, sono almeno una trentina mentre i pure numerosi feriti sono stati trasportati tutti all’ospedale di Mombasa per le cure d’urgenza.
Si azzarda,al di là dei sospetti di natura elettoralistica, l’ipotesi anche di una vendetta in quanto, mesi fa, furono uccisi dagli aggrediti odierni almeno un centinaio di Pokomo.
Sta di fatto che ogni pretesto è valido per creare improvvisi scompigli e fare nuove vittime.
Quello che non si vorrebbe in prospettiva delle elezioni è che non si ripetesse ciò che accadde, prima e dopo, nel non troppo lontano 2007.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)