“Solo” 280 milioni di euro!!
E’ in questo modo patetico che le autorità astigiane cercano di giustificare questo inutile e dannoso progetto che deturperebbe il nostro territorio: a fronte dei 380 milioni iniziali, a fronte di una riduzione dell’entità del progetto quanto a dimensioni, le nostre amministrazioni credono di far passare facilmente nelle teste dei cittadini che se il tutto costa 100 milioni in meno allora vale la pena farlo
“La Tso riparte, riparte ma come mostro rimpicciolito, merito delle prese di posizione, delle mobilitazioni e del gran numero di osservazioni.
Io credo che però sia le forze politiche, che la società civile, non deve farsi ingannare dalla miniaturizzazione (una corsia in meno) del mostro.
Sempre di mostro si tratterà, sempre di una spesa folle si tratterà.
Come più volte abbiamo ribadito, il danno ambientale e paesaggistico è insito in quel tracciato folle, è nella stessa natura del progetto.
I nostri amministratori, accolgono con soddisfazione la notizia di un lutto per l’ambiente e il paesaggio di Asti.
Un’opera che mai come in questo caso è stata ostacolata da organizzazioni agricole, ordini di categoria, cittadini, quartieri e associazioni e comitati.
Un’opera che raccontata , spesso viene presa per una burla e che in realtà ha perso pian piano le motivazioni di essere realizzata.
Un ‘opera che viola e violerà comunque direttive europee e su cui il WWF nazionale ha scritto pagine di osservazioni.
Ora che l’iter riparte non si potrà fermare il lavoro dei volontari, occorrerà ricominciare a rifare un fronte comune per evitare lo scempi Il Comitato Tso è andato ben oltre la critica alla Tso, ha spesso invitato gli amministratori a riflettere su ipotesi di mobilità alternativa, ipotesi che gli attuali amministratori stentano a capire.
Quello su cui tutti noi astigiani dovremmo riflettere è che gli amministratori di Asti, continuano a non sapere come lavorare sulla mobilità viaria, ferroviaria e dei mezzi pubblici.
In questa incapacità, continuano a far luccicare un miraggio , la TSo, come soluzione ai mali di una città.
La attuale amministrazione dovrebbe cercare almeno di far funzionare ciò che è di sua competenza, invece abbraccia progetti faraonici di cui mi spiace dirlo non ha ancora capito o non ha voluto capire la dannosità e la follia.
L’invito è ai militanti, ai cittadini alle organizzazioni a informarsi e a riprendere una lotta, per il buonsenso e per una Asti capace di futuro.”
Mario Malandrone, portavoce Comitato NO TSO
Per chi volesse capirne di più, vedere come rendersi utile, reagire a questa presa in giro è stata organizzata un’Assemblea che si terrà mercoledì 2 al centro culturale San Secondo – sala Mascarino. Dalle 21 alle 23!