Tanta roba. Pure troppa.

Mi succede che ieri sera mi invitano a vedere un film che si intitola L’amore è imperfetto e che uscirà al cinema il 29 novembre. Lo ha girato Francesca Muci che è poi la stessa (bella) donna che ha scritto il libro da cui il film è tratto. Il sottotitolo è: “l’amore ha mille sfumature” e in effetti si tratta di una frase azzeccatissima in questo caso, perché qui si vede di-tutto-di-più riguardo all’amore. C’è l’amore della protagonista, Elena, per un presunto principe azzurro, l’amore del principe azzurro per un altro principe azzurro, l’amore di Elena per la sua amica e quello dell’amica per Elena, l’amore di Elena per un uomo maturo e romantico (e viceversa) e anche quello di Elena per una ragazzina vulcanica e sfacciata (e viceversa), l’amore di un padre per la figlia tanto desiderata e quello di una madre, Elena, per una figlia rifiutata ma mai dimenticata, l’amore di una figlia per il padre che l’ha abbandonata e quello di un padre per i tre figli da cui si è allontanato.Il tutto in un tourbillon di sensi, baci, strusciamenti, spogliarelli, pianti, masturbazioni, sesso orale, abbracci, palpate, leccamenti, scenate e orgasmi in ogni dove, che dovrebbero rappresentare, credo, per la regista (e scrittrice), l’erotismo al femminile in contrapposizione all’egemonia maschile della rappresentazione dell’eros. Quindi, in pratica, Elena, la protagonista, dopo uno choc amoroso e tanti anni di gelo, incontra in una volta sola due persone che, ognuno a suo modo, la sgelano di botto, trasformandola in una focosa amante incapace di ritrarsi e anche di scegliere, forse perché quando lei ha scelto, in passato, le si è spezzato il cuore.Porella.Comunque ho fatto due belle scoperte: Carolina Bubbico, una giovane musicista che mi sembra promettere un gran bene, e che Bari, dove è girato il film e dove non sono mai stata, è una bella città. Ho avuto anche la conferma di una cosa che sapevo già: non c’è niente di più erotico, per una donna, dell’ironia. Senza quella, ahimé, è presto noia.