M - "Vorrei un caffè"
V - "Prima mi saluti?!?"
M - "Ah, già, scusi. Buongiorno. Vorrei un caffè"
V - "Anche una pasta al pomodoro?"
M - "No, grazie, solo un caffè"
V - "Col pomodoro?"
M - "..."
M - "Buongiorno. Vorrei una spremuta d'arancia"
V - "Una spremuta d'arancia come la fanno all'asilo?"
M - "Mhm... sì, credo... Come la fanno all'asilo?"
V - "Con l'arancia!"
Al ristorante
M - "Buongiorno. Vorrei mangiare qualcosa. Cos'avete?"
V - "Pasta al pomodoro"
M - "E poi?"
V - "Spaghetti al pomodoro"
M - "E poi?"
V - "Pasta, tanta pasta! Tantissima pasta!"
M - "Ehm... allora prenderò gli spaghetti al pomodoro. Poi vorrei delle lenticchie"
V - "Ghhhggghhh"
M - "Scusi, cosa sta facendo?"
V - "Metto il pomodoro sulle lenticchie"
M - "Ah... ok... e poi vorrei delle bietole"
V - "Col pomodoro?"
M - "..."
V - "La cucina non funziona più"
M - "Nel senso che è chiusa? Riapre stasera?"
V - "No, è rotta"
M - "Ah! Allora serve l'arrotino/ombrellaio, aggiusta la tua cucina a gas"
V - "..."
M - "..."
V - "E' il cavallo a dondolo"
M - "Cosa?"
V - "Quell'animale che aggiusta la cucina a gas"
Dialoghi da teatro dell'assurdo.
Capita, giocando al bar/ristorante con un quasi-treenne.