Tante tasse per nulla: più debito pubblico e meno sevizi!

Creato il 08 maggio 2013 da Freeskipper
Enrico Letta, in giro per l’Europa, si trova adesso a dover decidere tra l’Ocse e Confindustria che raccomandano di detassare il lavoro piuttosto che tagliare l’Imu e Berlusconi che ne pretende l’abolizione. Comunque, nell’attesa di capire bene chi e come la spunterà tra Pd e Pdl nella "disfida dell’Imu", va ribadito con forza e senza tentennamenti un concetto assoluto: la prima casa non è un bene di lusso e l’Imu è un balzello iniquo che sancisce la sconfitta dello Stato di diritto laddove il governo getta la spugna di fronte all’evasione per tartassare i "soliti noti", andando a prendere i soldi dove è più facile trovarli: salari e pensioni, casa e benzina!!! Nel dettaglio bisogna sapere che:
* Il sommerso del Belpaese equivale ai Pil di Finlandia (177 miliardi), Portogallo (162 miliardi), Romania (117 miliardi) e Ungheria (102 miliardi) messi insieme!  * La benzina italiana è la più cara d’Europa.  * Gli stipendi italiani sono i più bassi del Vecchio continente, con tendenza al ribasso dovuto al carico fiscale che li divora e all'inflazione che li erode.  * La forbice tra bassi redditi e caro vita è in aumento, con milioni di nuovi poveri.
Il tutto per tenere in piedi un "Sistema-Italia" che comunque, prima o poi, collasserà!!! Un Sistema in cui lo Stato italiano presta i nostri soldi, attraverso la Bce, alle banche allo 0,50% di interesse e le banche, che comprano i Btp, intascano il 6% di interesse dallo Stato e non concedono né mutui, né prestiti alle imprese. Un Sistema nel quale un euro su quattro delle nostre tasse serve a pagare gli interessi sul debito: un giro di denari, per niente virtuoso, che blocca il Paese, castra lo sviluppo, uccide le imprese e serve solo a finanziare le banche attraverso il Fisco. Ma per la miseria, è mai possibile che chi assume la guida di una nazione non trova nulla di meglio per sanare i debiti dello Stato che aumentare il costo della benzina, mandarci in pensione a settant’anni, dare mano libera ai licenziamenti, tagliare i salari, congelare le pensioni, tassare la prima e tar-tassare quella seconda casa al mare che la “gente-per-bene” è riuscita a realizzare dopo anni ed anni di sacrifici, privazioni e rinunce?  Ma, almeno, il salasso dell'Imu del “governo-tecnico” fosse servito a qualcosa! Magari ad uscire dalla crisi o ad ottenere, in cambio, dei servizi più efficienti? Macchè! Paghiamo, continuiamo a pagare e il debito continua a salire, punto e basta! Del resto, sappiamo tutti in quali condizioni pietose versano ospedali, scuole, tribunali, trasporti ed infrastrutture! Sappiamo tutti di essere, comunque, in piena recessione!!!  Ma allora perché continuate a spremerci!? Cari politici, tassate ciò che da reddito! Tassate i grandi patrimoni. Andate a prendere i soldi da chi ne ha così tanti, ma così tanti, che in Italia non sa più dove metterli, tanto da trasferirli nei paradisi fiscali! Prendete i soldi da chi ne ha così tanti, ma così tanti, che si vergogna persino a denunciarli! Lasciate campare i “soliti noti”, con la prima casa e la casetta sfitta al mare dove la famiglia italiana, che non può permettersi le ‘vostre’ villeggiature, porta i bambini quando chiudono le scuole! Queste case non danno reddito, anzi, creano lavoro e occupazione per mantenerle efficienti e funzionali. Tra l’altro sono già pesantemente tassate nelle utenze di luce, gas, acqua, telefono, riscaldamento, immondizia, condominio e quant’altro!  Cari politici, se per farci uscire dalla crisi - nella quale peraltro siamo ancora immersi fino al collo nonostante l’Imu già versata - se per farci restare in Europa - che peraltro non è mai stata dei cittadini, ma delle banche - vi hanno conferito il mandato di uccidere la famiglia italiana, bè, allora sappiate pure che questo è l’unico punto del programma non enunciato, ma che avete già pienamente realizzato!

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