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"Tanto a Roma non ti caccia nessuno". Telefonata registrata con un occupante abusivo che "vende" la sua casa popolare in centro a 39mila euro

Creato il 24 giugno 2015 da Romafaschifo
Non stiamo dicendo niente di nuovo. Ma lo stiamo dicendo in maniera diversa. Con una telefonata, vera, autentica, effettuata ieri da una nostra volenterosa lettrice (quando volete siete più bravi del miglior giornalista d'inchiesta possibile) che, avendo trovato un annuncio su un famoso sito, si è giustamente indignata. Ed ha registrato una conversazione che non lascia molto spazio alle nostre interpretazioni...
Le case popolari, quando non servono più a chi le usa, devono tornare nella disponibilità dell'ente che le gestisce per poi essere assegnate. Assegnate a chi ne ha realmente bisogno, non assegnate a chi ha 39mila euro cash da investire per subentrare abusivamente.Ma il quadro che esce fuori da questo contributo audio è clamoroso: non solo l'occupante, invece di restituire la casa, vuole far subentare qualcuno abusivamente lucrandoci, ma si sente in pieno di diritto di farlo perché lui, a sua volta, dieci anni fa, fece allo stesso modo. Perché "a Roma non ti caccia via nessuno", perché a Roma "centomila persone fanno così". Un quadro impressionante che ci fa ribadire, con forza, la nostra convinzione: a Roma non c'è nessunissima emergenza abitativa (le emergenze servono ai mafiosi per lucrare ed ai politici per gestire il potere). A Roma c'è il racket delle case popolari, c'è l'incapacità di gestire le case popolari, ci sono gli abusivi nelle case popolari e c'è tanta, tantissima gente, a cui va benissimo così. E poi ci sono le case (non popolari, ovvero di Ater, ma proprio di proprietà del Comune) affittate a 7 euro al mese. E di questo parleremo nel pomeriggio.La cosa triste è che se sulle proprietà comunali qualcosa sembra muoversi e qualche voce su una possibile vendita si palesa all'orizzonte, sulle case popolari nulla: tutto deve andare avanti così tra prepotenze, furberie, illegalità, criminalità, ansie e angosce. Nell'impossibilità di dare una risposta alle persone realmente bisognose visto che i loro diritti vengono usurpati da speculatori e faccendieri. In un senso di impunità così profondo che consente a chiunque di mettere un annuncio pubblico, con tanto di numero di telefonino: ma cosa ci vuole, per le istituzioni, a cercare questi annunci, a prendere un finto appuntamento ed a tornare in possesso della casa popolare denunciando chi, consapevolmente, cerca di venderla illegalmente? 

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