S’aggrappa alla vita lieve la speranza che avanza e cresce e sfugge e sconfina, mai ferma, mai posseduta, mai avuta. Ne intimorisce i giorni e sporca le notti, lasciando ombre sudice su cui poggiare le ore.
E’ d’ogni mattina il risveglio nell’annunciato risplendere del sole che presto precipita in antri solitari, fumose ritorsioni mentali, a cui sfuggire non v’è modo né posa. Riemerge chiaro il pensiero, d’ogni meriggio pacato, e ancora s’inciampa senza tregua in buche stolte scavate con meticolosa precisione da mani assassine.
Se di binario non si fosse fatta la vita, sarebbe un attimo precipitare oltre il dirupo, nel buio fitto di oceani di parole senza chiave, atti senza scopo, sguardi ciechi e vuoti d’imbecillità, umiliazioni inflitte e non regalate.
Se solo non si fosse fatto di binario la vita!
Che regge il gioco, modella lo sbandamento, imprime fortezza, tatuaggio di decisione e coerenza.
Talvolta il binario pare frantumarsi, la via colare.
“reggiti forte”
Chiara