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Tanzania / Occupazione giovanile in crescita(forse) e aiuti dalla Gran Bretagna

Creato il 07 febbraio 2012 da Marianna06

L'odierna buona notizia riguarda il mondo giovanile del Tanzania.

Come tutti sanno la popolazione di tutti o quasi tutti i Paesi dell'Africa è  anagraficamente molto giovane e il dramma della ricerca di un lavoro per poter vivere con dignità, dramma reale, porta con sè quasi sempre la spinta ad emigrare.

E si emigra negli Stati confinanti del continente oppure si fa il balzo oltre il Mediterraneo con le conseguenze note.

Talora la meta possono essere  anche gli emirati arabi.Ma anche qui non scende nessuna manna dal cielo.

Il presidente tanzaniano,il musulmano Kikwete, consapevole di questa impasse anche per il suo Paese, ha annunciato cos', giorni fa, il varo a breve di un programma per ridurre la disoccupazione in Tanzania,nervo scoperto nonostante  si sia verificata una crescita media dell'economia locale del 7% negli ultimi quindici anni.

E naturalmente le scelte dei comparti su cui puntare con adeguati investimenti devono essere quelle che favoriscono il maggior numero di assunzioni.

E' sottinteso che, perché questo sia nei fatti, occorre migliorare la qualità dell'istruzione,almeno quella primaria, cosa che si sta facendo un po' in tutto il Tanzania.

E poi necessiterà, anche e sopratutto, una formazione professionale specifica a seconda del settore in questione.

Intanto è giunta in Tanzania anche notizia di un aiuto economico da parte della Gran Bretagna nell'ordine di 250 milioni di dollari.

"A caval donato non si guarda in bocca" come dice appunto il vecchio adagio.

Ma la verità è anche che molti Paesi europei, di un'Europa che dire anemica è poco, stanno pensando d'investire nelle ex-colonie, che restano comunque un affare, visto che a casa propria si è arrivati a raschiare il barile.

E la cosa non riguarda certo la sola Gran Bretagna, che comunque in Tanzania  ha messo gli occhi su alcune miniere d'oro esistenti, già gestite dall'Africa Barrik Gold, naturalmente britannica.

Un altro esempio di "colonialismo di ritorno", anche se non riguarda l'Africa, è quello del Portogallo con il Brasile.

Dal momento che il Brasile rientra ultimamente, con Cina e India, nel club delle economie emergenti.

Ma anche  sempre del Portogallo con l'Angola.

Insomma sul pianeta si registra un grande "traffico" in tutte le possibili direzioni di marcia. 

Cosa si cerca?

Essenzialmente, ovunque," l'oggetto misterioso" è il lavoro.

Beato, dunque, chi lo trova !

 Anche se poi, dietro l'angolo, c'è sempre lo speculatore e lo schiavista di turno.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 In basso l'immagine di copertina di un libro con più testimonianze  per comprendere cos' é  davvero  il Tanzania e cosa fare per aiutare la sua gente ad avere un futuro maggiormente dignitoso.

Copertina[1]

 

  


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