Tappa 5 — Speciale “I Figli della Terra”

Creato il 08 febbraio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Vittoria L. A.

Cari lettori, siamo giunti alla penultima tappa di questo lungo speciale sulla serie di Jean M. Auel, I Figli delle Terra. Domani finalmente arriverà in tutte le librerie il sesto e conclusivo capitolo, “La terra delle Caverne Dipinte”, che tanto abbiamo atteso, ma, per meglio trascorrere queste ore che ci separano dal agognato trofeo, ci intratterremo con voi parlando di “Focolari di Pietra”. Un quinto libro che con una mole notevole (805 pagine) ci racconta gli Zelandoni, i loro usi, la loro gente, il loro modo di accettare il nuovo e il diverso. Sarà la fine di un lungo e duro viaggio per Ayla e Giondalar, ma l’inizio di una nuova vita. FOCOLARI DI PIETRA 

(The Shelters of Stone)

Era Glaciale. Dopo un lungo viaggio, nel corso del quale ha affrontato pianure sconfinate, fiumi tumultuosi, montagne impervie, bestie feroci, ma soprattutto ha conosciuto la coraggiosa e affascinante Ayla, Giondalar torna dal suo popolo, la Nona Caverna degli Zelandoni, che per cinque anni lo ha atteso. Ma la festosa accoglienza riservata all'uomo viene offuscata dal timore per la straniera al suo fianco. Chi è quella donna? Da dove viene? Perché è accompagnata da un lupo e da due cavalli? Mentre la Caverna intera la studia con apprensione, Ayla si rende conto che il suo futuro - ma anche quello di Giondalar - dipende da ciò che lei sarà in grado di offrire agli Zelandoni: la capacità di accendere il fuoco grazie a pietre speciali e di stringere «amicizie» con gli animali, l'abilità nel maneggiare le armi e nel realizzare utensili... Ayla comincia allora un viaggio ben più impegnativo di quello appena concluso: un viaggio verso la conoscenza del popolo cui appartiene per specie, ma che la vede come «diversa» per via dei suoi legami coi Testapiatta, considerati da tutti alla stregua di animali e invece depositari di conoscenze antiche dal valore inestimabile. Ogni cosa, per lei, si trasformerà in una sfida: una caccia al bisonte sarà un modo per mettere in pratica le sue straordinarie doti di guaritrice; la scoperta di un'arcana «grotta bianca» le permetterà di rivelare le sue connessioni col mondo degli Spiriti; le trappole tese da individui meschini e ostili le consentiranno di dar prova della sua intelligenza e del suo coraggio. Ma sarà sufficiente? Riuscirà la Nona Caverna ad accettare quella donna così orgogliosa e determinata? E Giondalar le starà accanto per sempre?
Ecco cosa si dice del libro sul sito di Jean Auel: (traduzione a cura di Valentina Bettio, fatta in esclusiva per Diario di Pensieri Persi)  Focolari di pietra Quinto libro della Saga dei Figli della Terra
“[In Ayla] Auel ha creato quello che potrebbe essere il personaggio più credibile della narrativa inglese – un personaggio dello stesso rango di Sherlock Holmes, Scarlett O'Hara e pochi altri." UPI
“Ricerca meticolosa . . . avvincente…. Jean Auel è un personaggio eccezionale quanto J.R.R. Tolkien.” Independent Magazine
Ayla, Jondalar, e i loro compagni animali hanno finalmente raggiunto la terra natia di Jondalar per incontrare il suo popolo, gli Zelandonii. Per Ayla questa nuova, eccitante società è piena di affascinanti nuovi artefatti,  usanze e  altro ancora. Anche la loro casa, i rifugi e le grotte, sono qualcosa di mai visto per lei, e le pareti calcaree a strapiombo le inducono soggezione. Ma, sebbene alcuni degli Zelandonii li accolgano, specie la famiglia di Giondalar, ce ne sono altri che la considerano strana e minacciosa. Chi è questa straniera, accompagnata da un lupo, che parla in modo strano e riesce sia a comunicare con un cavallo che a cavalcarlo? E, peggio ancora, che difende in modo appassionato le Teste Piatte, il popolo noto come Clan; sembra considerarli… persone! Ancora una volta, Ayla non riesce a trovare un modo semplice per farsi accettare. Insieme a Giondalar, si avvia al Raduno Estivo durante il quale verranno formalmente sposati, stringendo il nodo e passando in isolamento i 14 giorni necessari a dimostrare di poter vivere insieme. Ma lo scoppio dell’ostilità repressa imporrà ad Ayla la necessità di utilizzare l’intelligenza, l’istinto e il suo dono nell’arte della caccia e della guarigione per provare non solo di essere  degna di unirsi a Giondalar, ma anche il suo diritto ad essere rispettata ed accettata. Jean Auel ha dato il meglio di sé creando questa superba e ben strutturata società preistorica. I Focolari di pietra è una storia impetuosa di amore e pericolo, con una moltitudine di tutti quei meravigliosi dettagli, basati su una ricerca meticolosa, che rendono unici tutti i romanzi di questa autrice. 

Legenda: 1. Roccia della Testa di Cavallo- Settima Caverna degli Zelandoni 2. Ventiseiesima caverna degli Zalandoni 3. Grotta dei Mammut 4. Tre Rocce- Ventinovesima caverna Zelandoni 5. Valle antica - Quinta caverna degli Zelandoni 6. Il Posto delle donne 7. Piccola Valle- Quattordicesima caverna degli Zelandoni 8. Nona caverna degli Zelandoni 9. Roccia della testa di Cavallo 10. Caverna Bianca 11. Sito sacro della quarta caverna degli Zelandoni 12. Sito sacro della Settima caverna degli Zelandoni 13. Sito sacro della Grande Madre terra 14. Abisso delle Rocce della Sorgente (Per vedere meglio questa e altre mappe, andate al link http://www.jeanauel.com/map.php)
“Sull’orlo del ripiano di roccia calcarea si stava radunando un gruppo di persone che guardavano verso il basso con diffidenza. Nessuno faceva un gesto di benvenuto, anzi alcuni tenevano la lancia pronta, se non addirittura in posizione di attacco, segnalando una minaccia vera e propria. La giovane donna aveva l’impressione di percepire la paura che li rendeva prudenti. Restando ai piedi del sentiero, vide altri ancora affollarsi su quella cengia, guardando in basso, molto più numerosi di quanto immaginasse. Aveva già visto la stessa riluttanza ad accoglierli in altri popoli che avevano incontrato durante il Viaggio. Non è una novità, si disse. All’inizio è sempre così. Comunque si sentiva a disagio.”

Non deve essere stato facile per Ayla questo primo impatto con gli ZelandoniDopo averne sentito tanto parlare, aver imparato nomi e parentele senza conoscerne i volti di riferimento, incontrare il popolo dell’uomo che ami e al quale ti vuoi unire non può che avere un forte impatto. Nonostante ci sia stato dato il modo di abituarci alla diffidenza nei confronti dello straniero, ma soprattutto del diverso, ci sorprendiamo sempre di fronte a chi, vedendo questa meravigliosa donna, ricca di doni e novità, crei una barriera nei suoi confronti
In questo caso poi, molte sono le valutazioni a cui Ayla deve sottoporsiGli Zelandoni sono un popolo grande, con molte caverne, ma non è il giudizio di tutti loro che più conta, ma di coloro che, in un modo o nell’altro, sono legati al passato Giondalar. Martona, la madre di quel uomo così affascinante dagli occhi azzurro splendente, è, come la nostra protagonista, una donna forte ed indipendente, una volta capotribù. Zeladonai, colei che ha iniziato Giondalar ai Piaceri, della quale lui si era innamorato profondamente, e che era diventata prima tra coloro che servono... Marona, promessa a Giondalar prima del suo viaggio con il fratello Tonolan. Tre donne, tutte legate da sentimenti profondi a questo uomo che ha infranto mille e più cuori, e che avranno reazioni diverse alla presenza di Ayla.
Felice accettazione di una nuova figlia in seno alla famiglia, diffidenza e curiosità per il legame con Giondolar e per le straordinarie capacità mostrate gelosia cieca. Martona, Zeladonai, MaronaDue la accoglieranno, insegnandole gli usi del popolo, una tenterà di metterla in cattiva luce ridicolizzandola. 
Se Ayla dovrà affrontare la curiosità e i giudizi della giente, Giondolar, troverà finalmente “la pace”: aver raggiunto la sua gente, poter portare la notizia della morte del fratello, essere nuovamente a casa arricchito dall’esperienza fatta e dalla presenza della donna amata al suo fianco. Solo un dubbio nella sua mente, se la Zeladonai, la Zolena del suo passato, gli avrebbe dato il suo benestare per l’unione con Ayla.  
“<<Zeladonai...>> cominciò, poi proseguì n tono più dolce e sommesso <<Zolena... sai benissimo che la responsabilità è tua, se sono tanto esigente nei confronti delle donne. Io ero poco più che un ragazzo, e tu eri la donna più eccitante che un uomo potesse desiderare. Non ero l’unico a sognare di te, ma tu hai avverato i miei sogni. Ardevo di desiderio per te e, quando  sei venuta da me e sei diventata la mia donna-donai, mi sembrava di non averne mai abbastanza. I miei primi anni di adulto sono stati pieni di te, ma sai anche che non è finita così. Ti desideravo ancora, e anche tu lo volevi, per quanto ti sforzassi di resistere. Anche se era proibito ti amavo, e tu amavi me. Ti amo ancora e ti amerò per sempre. [...] Zolena sono dovuto arrivare oltre la fine del Fiume della Grande Madre per trovare una donna che si potesse paragonare a te, e non puoi neanche immaginare quanto sia lontana quella terra. Lo rifarei, farei anche di più. Ringrazio la Grande Madre per aver trovato Ayla. L’amo come avrei amato te. Sii buona con lei Zolena. Non farle del male.>>”
Ma la nostra protagonista saprà distinguersi anche in questa occasione, guadagnando non solo la fiducia, ma anche l’ammirazione di Colei che Serve. Un quinto capitolo molto bello, non tanto per l’azione o gli eventi straordinari, ma per la visione, da spettatori privilegiati, dell’inserirsi di Ayla in seno a quella che diventerà la sua gente. Non più Ayla di nessuna gente, o Ayla dei Mamutoi, ma Ayla degli Zelandoni
CURIOSITA’ Oggi, le curiosità saranno un po’ diverse da quelle presentate negli altri post. Niente traduzioni, ma qualcosa di altrettanto specialeCercando notizie nel web riguardanti la saga, ho scoperto che non ha lasciato indifferenti registi, artisti e addirittura stilisti. Vorrei quindi scorrere con voi un po’ di materiale nato dalle suggestioni de “I Figli della terra”.
Il binomio letteratura/cinema è un sodalizio che dura da tempo, e che spesso ha portato un duplice ritorno positivo, sia in termini di pubblico che di vendite di libri. A volte accade però che il film non sia all’altezza dell’omonimo in carta stampata, altre, raramente, accade che sia la pellicola a risultare migliore o equivalente.
Risale al 1986 l’adattamento cinematografico di John Sayles, tratto dal primo libro di Jean M. Auel, che riprende il titolo originale del testo: The Clan of the Cave Bear. La pellicola arrivata in Italia come “Cro Magnon: odissea nella preistoria, per la regia di Michael Chapman e con un’Ayla dal volto cesellato di Daryl Hannah, non ebbe particolare successo. Nonostante la bellissima attrice e la ricostruzione abbastanza fedele degli ambienti, la produzione non risultò minimamente convincente e sicuramente non al livello del libro.
Leggendo diverse critiche alla pellicola, ho capito che il messaggio di tolleranza e uguaglianza che permea il primo libro e tutta la saga non era minimamente recepito, anzi la maggior parte delle volte veniva frainteso. Il Clan, con la sua rudezza e il suo linguaggio gestuale, risultava retrogrado e brutale, rispetto alla perfetta ed evoluta razza “ariana” degli Altri. Nella realtà dei libri, invece, il ruolo di Ayla, è quello di fare da tramite tra due culture completamente diverse, per far arrivare entrambe le parti ad un punto di accordo. Nelle descrizioni o nelle parole di Ayla non c’è condanna per la diversità, solo una constatazione e accettazione per le due fazioni come tali. Peccato quindi che, visto lo scarso successo, non ci siano stati altri film su altri capitoli,. Chissà, magari in futuro visto il periodo felice che stanno vivendo le serie televisive... 
Un’altro binomio felice, è la letteratura e l’arteSpesso le parole evocano nelle menti più sensibili visioni, con forme e colori incredibiliAltrettanto spesso, l’arte di pittori, o più facilmente disegnatori, viene messa al servizio dell’editoria, per la creazione di copertine, che risultano vere e proprie opere d’arte. 
Geoff Taylor è uno di questi. http://www.geofftaylor-artist.com/galleries/cover-art/author/AUEL%20Jean%20M
Un artista e un disegnatore ingaggiato per dare forma e colore ad una delle diverse edizioni americane della saga de “I Figli della Terra”  http://www.geofftaylor-artist.com/
Vi riporto solo alcune delle sue opere, ma vi consiglio di andarle a vedere tutte nel link che ho inserito poco sopra. 
Come ricorderete, ho anche accennato al fatto che, girando per il web, ho scoperto che diverse erano state le categorie influenzate da Ayla e dalla sua storiaHo tirato in balli registi, artisti e... stilistiNel 2009, nella settimana della moda, l’eclettica Vivienne Westwood, icona del glamour e dello stile made in British, ha voluto fare un omaggio a Daryl Hanna e al suo ruolo in “The Clan of the Cave Bear” portando sulla passerella una bionda modella dai capelli cotonati, effetto “out of bed”, e con un morbido abitino pantaloni smanicato, nel caldo color cipria. Come ogni buona serie di successo che si rispetti, anche la “The Heart’s Children Series” ha visto nascere un fiorente merchandising di magliette, felpe, tazze, spille e altro ancora.
Famosi sono il libro di ricette di cucina, nato con la collaborazione dell’autrice stessa, dal titolo “Orsus”, e tutti gli oggetti con la scritta: 
“You must learn to understand with your heart and mind, not your eyes and ears.Then you will know”
Per vederli e volendo acquistarli c’è un sito apposito, di cui vi inserisco il link. Intanto ho messo qui di fianco l’immagine di uno dei prodotti, un morbido cuscino, perfetto per arricchire piatti divani senz’anima.  http://www.cafepress.com/ec10
E voi, cari i miei fans de “I figli della Terra”, sapete dirmi in quale libro è riportata questa frase e chi la dice? Attendo risposte...

Ebbene ci siamo, manca solo un giorno, anzi anche meno, all’uscita del libro “La Terra delle Caverne dipinte”. 
Se non sapete come passare il tempo che vi rimane, prendete i capitoli precedenti e leggiucchiateli, poi rispondete alla domanda che ho posto più sopra, poi andate in palestra, fate la doccia, preparate una torta, fate le coccole al cane, gatto, coguaro che tenete in casa, sbaciucchiate il maritino/mogliettina, mettete i bigodini, lisciatevi la frangia, spuntatevi le basette e i baffi, fate una maschera purificante al cetriolo, cantate a squarciagola tute le canzoni dei Beatles, giocate ad Assassin’s Creed, cucite il buco nei vostri calzini, riordinate la libreria, andate a fare un pupazzo di neve, prendetelo a calci, rotolatevici sopra e poi rifatelo senza scordare sciarpa e carota, rifate una doccia o meglio un bel bagno, scaldate la cera e battagliate con le strisce, tagliatevi le unghie e dateci uno strato di rinforzante, stirate la caterba di panni che incombe, smacchiate polsini e colletto delle camicie, guardate Star Wars la prima trilogia e poi anche la seconda, ingozzatevi di biscotti e..... e poi sarà arrivato un nuovo giorno o no?



Non mancate allora al nostro sesto appuntamento, che si prospetta un finale con il botto. Ricchi premi e cotillons per i partecipanti, garantito. Vi aspetto.

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