I branchi di alpaca e lama punteggiano le rive del lago, con sterminati orizzonti resi unici dalla luce, dai colori intensi, dall’aria fresca e rarefatta. Le luci e i colori degli altipiani, negli occhi un po’ tristi dei bambini… a migliaia di chilometri da casa.
Perchè siamo qui? In un mondo diverso? In un tempo diverso? Forse perchè ci illudiamo di conoscere il mondo e la gente, quando abbiamo appena iniziato a conoscere noi stessi. Non è per consumare carte geografiche, per sentirsi eroi d’avventura, per fermare il tempo e i volti sulle fotografie.
E’ per imparare ad osservare, per imparare a sentire… gli altri, la nostra anima, l’anima del mondo. Il silenzio che c’è, la tristezza della vita che si fa gioia, per “contribuire con il tuo verso alla poesia della vita”.