Tardi o presto non è mai giusto

Da Stefanod
Memore dell'esperienza di ieri, visto che oggi c'era l'occasione alle 17:10 mi sono presentato sulla soglia della porta della classe di Sofia.
Lei era impegnata in un gioco con diversi amichetti. Mi ha visto con la coda dell'occhio. E con una faccia un pochino sconsolata mi ha detto: "Sei già qui? Non abbiamo ancora finito di giocare...".
Mi sono messo a ridere e le ho detto che se voleva sarei potuto tornare verso le sei.
Ha abbracciato velocemente i compagni di classe ed è andata a prepararsi simulando di avere una fretta incredibile.