A organizzare il tutto è la redazione del "confratello sportivo" della gazzetta piemontese. La formula prevede una partecipante per ognuna delle federazioni nazionali che ne facciano richiesta: una commissione apposita valuta le richieste che provengono dall'estero, mentre sono previste eliminatorie per designare la squadra italiana che parteciperà alla fase finale, prevista a Torino il 19 e 20 aprile.
Il 1907/08 nel football italiano è una stagione confusa: il campionato si è scisso in due tornei perché la Federazione vuole ridurre l'utilizzo dei giocatori stranieri (non c'è mai niente di nuovo), ma Genoa, Milan e Torino alla fine si tengono fuori da entrambe le competizioni. Le prime due si dedicano prevalentemente alla Palla Dapples, i granata invece tengono molto al Torneo Internazionale e alla supremazia cittadina. Così, a parte una fugace apparizione dell'Andrea Doria e un bluff del Milan, che si iscrive ma poi si ritira, sono solo le squadre torinesi a contendersi l'onore di rappresentare la F.I.F. al torneo pasquale. La Juventus batte il Piemonte 4-1 e si porta a casa il pallone del match, ma poi in finale "dopo un'epica lotta sotto una pioggia uggiosa e greve" cede 2-1 al Torino. "Un celere passe Zuffi-De Bernardi" permette a quest'ultimo di marcare il secondo e decisivo gol.
Il comitato organizzatore intanto fa sapere che 31 società hanno fatto richiesta di partecipazione (15 francesi, 8 svizzere, 5 tedesche, 2 inglesi amatoriali e 1 austriaca), che la federazione inglese e quella austriaca non hanno poi dato seguito alla richiesta e che, sentiti i pareri dei delegati delle tre federazioni rimaste, la commissione organizzatrice ha invitato le seguenti compagini al torneo torinese: l' Union Sportive Parisienne, che all'inizio 1908 ha sconfitto due volte il Racing Club campione di Francia USFSA, il Freiburger F.C., campione tedesco 1907, e il Servette, ben noto ai club italiani e campione svizzero nel 1907. Curiosa la notizia riguardante il club tedesco che appare su La Stampa: "Cosa notevole è il contingente intellettuale [...] cinque studenti universitari, due professori, un artista e tre impiegati di banca".
Il parterre de roi è dunque imponente, tanto che il giornale piemontese afferma: "Quest'avvenimento principe [...] non ha riscontro in Europa, pel carattere di internazionalità, che nella Coppa Turcoing disputatasi in Francia due anni or sono e che raccolse le squadre di Olanda, Belgio e Svizzera." Orgoglio motivato e un po' di imprecisione perché in realtà sin dal 1900 a Bruxelles si disputa la Coppa Van der Straten Ponthoz, che vede in lizza soprattutto squadre belghe e olandesi, ma che ha anche offerto edizioni decisamente internazionali.
Arriva finalmente il 19 aprile e la parola passa al campo. Si inizia col botto, Servette-Freiburger finisce 5-3 per gli agili e veloci svizzeri. I tedeschi appaiono più squadra (diremmo oggi), piacciono di più ai commentatori, ma "peccato la sua difesa non sia all'altezza della propria prima riga". Una su tutte, il gol del 2-0 è frutto di una maldestra autorete.
Nell'altra semifinale non c'è invece partita. Il Torino vince 4-0 e ai francesi della U.S. Parisienne non rimane che prendere a calci i granata con un gioco violento.
Il giorno successivo anche la finalissima non ha storia: trionfo svizzero per 3-1, grazie alla doppietta di Nett e al gol di Marcel Henneberg, e tante giornalistiche giustificazioni per i torinesi. Lasciamo alle parole de La Stampa l'onere della cronaca:
"Nel primo tempo con assalti veramente magistrali per precisione e volontà gli svizzeri si assicurano tre gol malgrado una magnifica difesa del Torino, specie nel portiere MacQueen superiore ad ogni elogio [...] Di più avrebbero potuto sortire i ben condotti attacchi italiani se la precipitazione, l'emozione del momento e la fortuna avessero maggiormente accompagnato gli sforzi dei nostri rappresentanti"
La Targa d'oro in premio va così ai ginevrini, ma la soddisfazione è generale. Il successo della manifestazione è stato enorme (lo testimonia la presenza del segretario della federazione svizzera) e lo spirito è stato quello giusto. Tanto che al termine i giocatori italiani, svizzeri e francesi e gli organizzatori si concedono una "abbondante birra d'onore" al Circolo Svizzero. Unica pecca, il forfait del Freiburger che dopo la sconfitta in semifinale se ne torna a casa prima del tempo e lascia alla Juventus l'incombenza di travolgere 4-0 la U.S. Parisienne nel match per il terzo posto.
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[1] La Stampa, 13/04/1908
[2] Per maggiori informazioni sulla Coppa Tourcoing (nota anche come Challenge du Nord) e sulla Coppa Ponthoz cfr. qui. L'edizione della Turcoing cui fa riferimento il giornale è probabilmente quella del 1905, alla cui fase finale prendono parte Union Saint-Gilloise, Racing Club di Parigi, Old Boys Basilea e una squadra di Enschede