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Tarquinio (Avvenire) su Radiotre: no alla denuncia dei preti pedofili. Partono email di protesta. Anche mons. Bettazzi (Ivrea) frena la lotta alla pedofilia: “No alle denunce immediate”

Creato il 18 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

In fondo a questo articolo riporto una delle email di protesta inviate al direttore dell’Avvenire Tarquinio, che in settembre ha contestato che la documentazione sui preti pedofili debba essere valutata dalla magistratura, non dalla chiesa.

Era il 2011, ma ultimamente alla crescita delle proteste e alla recente petizione della rete l’Abuso il fronte dei protettori dei preti pedofili (da trasferire o comunque da valutare dal vescovo, non dal magistrato competente) si è ampliato, con prese di posizione pubbliche degne di una contro-crociata. La trasmissione “La zanzara” su Radio24 rinforza le barricate contro le Procure, perché i pedofili siano tutelati dalla magistratura. Molinari (corrispondente del giornale La Stampa dagli Stati Uniti) dichiara addirittura che il versamento di 10 milioni di dollari da parte della diocesi di Los Angeles per chiudere in via extragiudiziale quattro casi di pedofilia “rafforza la chiesa cattolica”. Basta insomma che non si facciano processi.

http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/america24/2013-03-13/preti-pedofili-molinari-sentenza-140338.php

Mons. Bettazzi di Ivra arriva a dire che “bisogna prima vedere se il prete si può recuperare, prima di denunciarlo per pedofilia”: saranno contente le vittime, che rimangono esposte ad altri eventuali abusi.

 http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/lazanzara/2013-03-07/monsignor-bettazzi-zanzara-calcagno-175529.phph

Quindi se la Rete l’Abuso ha raccolto 20mila firme perché il cardinale domenico calcagno non partecipasse al conclave avrebbe sbagliato: chi non denuncia i pedofili non fa nulla di male, anche se il reato di omertà, tipico di chi non denuncia pur sapendo che esiste un reato e un responsabile, è stato commesso e la condanna di un prete pedofilo che rispondeva all’allora vescoco domenico calcagno lo dimostra, assieme ad altre testimonianze di sacerdoti che avevano avvisato il vescovo di questo caso.

Profetica quindi risulta l’email di protesta di Annamaria Lanzoni, rivolta al direttore dell’Avvenire. La chiesa dopo mesi di polemiche non cambia.

PEDOFILIA DI SACERDOTI
Se non vuole essere ipocrita anche Lei, dovrebbe chiarire pubblicamente domani durante la trasmissione che, perlomeno in Italia ma credo in Occidente, l’abuso sessuale su minori è un reato che DEVE essere perseguito dall’Autorità Giudiziaria dello Stato in cui viene perpetrato, e che i cittadini sospettati DEVONO essere denunciati e sottoposti a giudizio in un Tribunale, e incarcerati se condannati, anche quando sono sacerdoti; oppure Lei pensa che la Legge dello Stato non debba essere applicata ai membri della Chiesa? La Chiesa pretende di sostituirsi allo Stato nel giudizio sui sacerdoti cittadini italiani sospettati di pedofilia? Se è così, abbia il coraggio di esplicitarlo.
Anna Maria Lanzoni


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