"C'erano una volta cose preziose. La parola data o la stretta di mano, quando valevano più di cento firme fatte davanti al notaio. La dignità quando non era mai in vendita, perchè era l'unico capitale che una persona possedeva. Il rispetto per le persone anziane, quando la vecchiaia non era ancora emarginazione, ma significava esperienza, saggezza, essere ascoltati dai più giovani. I valori, sia umani, civili, religiosi, quando valevano molto di più delle cose di valore. Il tempo quando scorreva a ritmi naturali e la gente non aveva la necessità di guardare l'orologio ogni cinque minuti. C'erano una volta cose preziosissime" - Agostino Degas-
Quindi iniziare ad aggiungere il burro morbido a piccole dosi. Quando il burro si sarà ben incorporato all'impasto trasferisci il tutto su un piano infarinato, forma una palla e mettila in un recipiente che coprirai con un sacchetto per alimenti a contatto per evitare che l'impasto si secchi. Fai lievitare in luogo a riparo da correnti d'aria per circa 1 ora 1 ora e 1/2 (io 1 ora data la temperatura di questi giorni) o comunque fino al raddoppio dell'impasto.
Trasferisci l'impasto lievitato su una spianatoia infarinata, dividilo in 6 porzioni (sono circa 80/85 grammi di peso) che lavorerai leggermente per lisciare e formare una pallina, appiattiscila con il mattarello di uno spessore di circa 1 centimero, traseriscila su una placca da forno rivestita con cartaforno, copri sempre con un sacchetto per alimenti e rimetti a lievitare ancora per circa 30/40 minuti o comunque finchè lo spessore sarà raddoppiato.
Fai fondere il burro per la rifinitura e lascialo raffreddare. Con un dito pratica dei buchi sulla superficie delle "tartelletes", spennella con il burro fuso e spolverizza con lo zucchero semolato o quello di canna.
Metti in forno caldo a 180° per circa 20 minuti.
Spolverizza con zucchero a velo e servi tiepide.
SHARE: