Ennesima truffa dal Comune
In fondo pochi euro non cambierebbero la vita a nessun turista che decide di farsi una vacanza, semmai il problema è che ciò graverebbe sulle tasche di chi da Licata è andato via per cercare altrove quello che la sua città non è stato in grado di dargli, ovvero un lavoro, dato che la maggior parte dei turisti sono emigrati che tornano alle loro origini per qualche settimana. Ma trovo ancora più sconfortante che questa sia l’ennesima mossa per riempire le casse di una città svuotate da decenni di corruzione e clientelismo, non possono essere i cittadini e i turisti a pagare ciò che la classe politica ha rubato. A malincuore potremmo pure accettare questa tassa, alla sola condizione che tutto il ricavato venga reinvestito per dare alla città una reale vocazione turistica, ma l’esempio dato in questi anni dal nostro primo cittadino mi fa propendere verso la prima ipotesti.
Sulla nostra vocazione turistica ho già espresso il mio pensiero (Licata città di?) credo quindi che Licata non è nelle condizioni di chiedere nessun tipo di pedaggio ai turisti, anche e sopratutto da un punto di vista etico; non si può chiedere di pagare per avere nulla in cambio, già lo facciamo noi cittadini che veniamo massacrati dalle tasse in nome di uno stupido pareggio di bilancio e per i costi esagerati di un sistema politico, senza nessun servizio e con un degrado ormai al limite, è giunto forse il momento che siano i responsabili di questo disastro a pagare.
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