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Tassa occulta sui bus: 950mila in provincia di Cremona

Creato il 17 marzo 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Che il prezzo dei carburanti sia tassato, in Italia più che in altri Paesi europei, è un dato ricorrente, meno conosciuta però è la destinazione dei proventi. Solo per la provincia di Cremona, per l’acconto del primo semestre 2015, ben 950mila euro di quelle tasse sui carburanti pagati da chi fa il pieno al distributore viene versata al gestore dei bus pubblici. In questo caso è la società Autoguidovie, una delle più forti in Italia. Il sistema però funziona così: finanziamento pubblico a chi vince l’appalto e provenienza del denaro non molto nota. Un sistema criticato da diversi economisti, perché l’appalto garantisce più il vincitore della gara e lo Stato che gli utenti, ritrovatisi in una situazione mista di utenti/clienti alle prese con un servizio finanziato sempre meno ma comunque pagato sia dai contribuenti in generale che dagli automobilisti.

CREMONA C’è una tassa occulta che tutti gli automobilisti si trovano a pagare forse senza saperlo: sono quei 950mila euro che vengono versati per finanziare i bus della provincia di Cremona e fanno parte del contratto con l’appaltista Autoguidovie. E’ una somma che corrisponde peraltro solo all’acconto del primo semestre 2015. Un sistema che si ripete ogni anno, secondo il quale la stessa persona paga due volte il servizio, prima come contribuente e poi ad ogni rifornimento al distributore, ogni anno, in coincidenza anche con gli utili della società dei bus. Chi non ne vuole sapere dei trasporti pubblici e sceglie l’autovettura privata paga comunque una tassa sui bus alla quale non può sottrarsi, e che viene chiamata con l’antiquato nome di accisa. Un paradosso fattosi metodo nazionale, una contraddizione sistematica che legittima così, con finanziamenti certi ma poco noti, il trasporto pubblico, giustificandone i disservizi perché c’è chi paga sempre e comunque.

I viaggiatori dei bus però si sono visti aumentare il ticket da 1 euro e 30 a uno e 50 dal primo marzo di quest’anno e anche tagliare alcune corse, in particolare quelle con meno passeggeri, come la Formigara Soresina. Autoguidovie è una delle società più forti sul mercato e realizza utili netti milionari ogni anno: forse resisterebbe anche senza contratti pubblici così imponenti; difficile quindi non ricordare le critiche di Legambiente Lombardia alle politiche statali sul trasporto locale. Da una decina di anni la gara d’appalto ha preso il posto dell’affidamento diretto ma il conto arriva sempre ai contribuenti e agli automobilisti.

Autoguidovie d’altro canto è una società più forti d’Italia nel settore dei bus, gestisce il servizio in diverse province, da Monza a Milano a Bologna a Cremona, e vanta una flotta di 450 veicoli nuovi, a gasolio ed ecologici, secondo un accordo con Mercedes Benz. I dipendenti sono oltre 650, la società conta circa 74 milioni di fatturato e 19 milioni di km percorsi complessivamente ogni anno.


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