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Tassa sul cane. FederFauna: giusto farla pagare a chi adotta

Da Yellowflate @yellowflate

Tassa sul cane. FederFauna: giusto farla pagare a chi adotta. Responsabilizza

Pagare per avere qualcosa, sia esso un servizio o un qualsiasi bene, animali compresi, e’ il modo migliore per valorizzare sia la cosa che si compra, sia la libera scelta di una persona di comprarla. Il reale interesse di una persona per un cane, il suo reale impegno per averlo, la sua reale presa di responsabilita’, si misurano anche con quanto quella persona e’ disposta a sborsare di tasca propria.

E’ un principio che ben conoscono gli allevatori e i commercianti di animali aderenti a FederFauna che sottolineano, dati alla mano, come ben difficilmente un animale acquistato al giusto prezzo presso un allevamento o un negozio specializzato finisca con l’essere abbandonato, aldila’ di quanto sostenga certa propaganda.

Sullo stesso principio si basa la cosiddetta “tassa di adozione” o “tassa nominale”, che in Paesi che hanno risolto gia’ da tempo il problema del randagismo, viene richiesta ai nuovi proprietari all’atto dell’adozione di un cane presso canili o associazioni.

FederFauna si inserisce quindi nel dibattito nato durante gli ultimi giorni, sulla proposta di istituire una tariffa comunale per finanziare la lotta al randagismo, proponendone una rivisitazione che si rifa’ ad esempi virtuosi: non tassare chi gia’ possiede un animale perche’ cio’ potrebbe in alcuni casi favorirne l’abbandono, non tassare chi gia’ paga le tasse attraverso la vendita e l’acquisto regolari, ma tassare le cessioni o adozioni oggi gratuite per favorire una piu’ responsabile presa in carico degli animali da parte delle persone.
Una proposta che e’ gia’ attuata e condivisa dagli animalisti d’oltre alpe e che non dovrebbe dispiacere nemmeno agli animalisti nostrani, in una societa’ nella quale a tutto si da un valore in denaro (compresa la nostra vita quando stipuliamo un’assicurazione) e in cui vige il concetto che piu’ una cosa costa, piu’ vale, meno costa, meno vale. Non  si parla di amore che non si compra e non si vende,  ma di un animale che, anche infiocchettato da tanti bei discorsi sull’etica e la morale, resta sempre un essere vivente con le sue necessita’. Necessita’ che hanno un prezzo.  Un prezzo che se non viene pagato oggi da chi vuole portarsi a casa il cane, pagheranno domani tutti i Cittadini e molto piu’ salato.

 


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