LETTERA APERTA AL SIG. SINDACO DI TRENTO.
Ho letto con interesse la lettera del nostro sindaco, in merito alla difficile situazione di bilancio che il comune di Trento si troverà ad affrontare. Vorrei segnalare che, a mio modesto parere, non si tratta di discutere su addizionali aggiuntive alle tasse, bensì di metodo programmatico per il futuro, più che per l'immediato. Personalmente non trovo scandaloso pagare l'addizionale IRPEF se ciò serve per mantenere un livello di servizi buono, però rimango perplesso sull'assenza di progettualità per il futuro. Mi permetto di lanciare una riflessione: l'anno scorso, assieme alla consigliera comunale Giovanna Giugni, avevo proposto alla collettività un progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico per il palazzetto dello sport di Trento. Dalle stime proposte, il comune avrebbe avuto il risparmio della spesa energetica e, in più, l'introito delle tariffe incentivanti (erano stimate in circa 800.000 euro l'anno, tra risparmio energetico e incentivo statale).Ciò che proponemmo era chiaramente un'idea pilota che guardava al futuro, che avrebbe potuto individuare strade diverse per introitare liquidità nelle casse comunali. Mi chiedo perché tali inziative non vengano prese in considerazione, magari prima di parlare di tasse aggiuntive. Vi sono altri metodi per rimpinguare le casse comunali, senza gravare sulle tasche dei cittadini, ma sembra davvero che i politici, quando arrivano a governare, non vogliano provare a percorrere strade diverse e innovative. Certo è molto più facile aggiungere un coefficiente addizionale, piuttosto che avviare un nuovo processo globale di visione generale del sistema di gestione degli introiti pubblici. Non me ne voglia il sindaco, ma anche questa volta, ciò che è stato proposto da semplici cittadini, non è stato nemmeno considerato.
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