Per ciò che riguarda i tassi medi bancari per i muti riservati nel mese di luglio si parla di 4,78% contro il 4,19 della media dell’Ue, ovvero un divario che tocca lo 0,59. Un differenziale che schizza ulteriormente verso l’alto se ad essere presi in considerazione è il credito al consumo. 7,64% la media tricolore, 6,53% quella dell’area dell’unione europea, per una forbice di ben 1.1.
In particolare, il tasso del credito al consumo italiano è salito da aprile 2011 a luglio 2011: in primavera era del 7,47%, salito ad un cospicuo 7,64% estivo. In diminuzione i mutui. Per gli stessi periodi i tassi sono stati rispettivamente del 4,84% e 4,78%.
A tal proposito è stato duro il commento parte di Federconsumatori che parla apertamente di ‘pizzo’ da parte delle banche: ‘le banche fanno la cresta sull’euribor innalzando lo spread ad una media dell’1,80% sui mutui a tasso fisso e con un differenziale sui tassi variabili dal + 3,50% di Unicredit, fino al 4,50 della Banca Popolare di Vicenza se il parametro scelto è l’euribor, di un + 4,60% se il parametro è il tasso Bce, che in tal modo diventa 6,10%, mentre Banca Sella si accontenta del 2,20% e Carige del 2,35%’ si legge nella nota diffusa da Federconsumatori.
Il corollario di tutto questo, conclude il comunicato, è che ‘famiglie e imprese sono sempre più strozzate e costrette a pagare mediamente un ‘pizzo’ di 500-700 euro l’anno sui mutui ad un sistema bancario inefficiente’.
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