Torniamo in quel di Aarklash per dare il nostro parere definitivo sull'ultima fatica di Cyanide
Il destino del wargame Confrontation non è di certo stato dei più felici.
Nonostante un debutto in triplice lingua francese, italiana e tedesca, con edizione successiva anche in inglese, il gioco creato dalla società d'oltralpe Rackham non è riuscito ad affermarsi all'interno del proprio mercato, popolato da veri e propri mostri sacri sicuramente difficili da battere. Quando l'azienda creatrice del gioco andò in liquidazione nel 2010, il destino di Confrontation sembrava ormai spacciato, ma è stato proprio a quel punto che ha trovato a sorpresa la sua seconda giovinezza, passando dai tavoli reali ai monitor videoludici. Il team francese Cyanide decise infatti di fare suoi i diritti dell'intero universo per dedicargli un videogioco, uscito poi nel 2012 con lo stesso nome. Dopo aver agguantato una sufficienza tranquilla anche dalle parti di Multiplayer.it, Confrontation si è meritato un nuovo investimento, a dimostrazione che i piani degli sviluppatori di Pro Cycling Manager guardavano già oltre; precisamente fino a questo 2013, anno d'uscita di Aarklash: Legacy, nuova avventura all'interno del mondo creato da Rackham. A questo punto, i lettori più attenti ricorderanno sicuramente le impressioni positive maturate in fase di provato e riportate nell'articolo pubblicato qualche settimana fa, lasciandoci ben sperare per una riuscita di questo nuovo titolo. Se il marchio Confrontation riuscirà o meno a navigare definitivamente in acque più tranquille, dipenderà dalle conferme in arrivo dalla versione finale di Aarklash: Legacy.
Aarkeche?
Nell'universo di Aarklash è in corso una guerra tra i Signori Oscuri di Acheron e i Baroni di Alahan. Come tutti i lunghi conflitti, tale guerra porta con sé costi significativi che le fazioni in lotta hanno coperto indebitandosi con la Gilda dei Goldmongers.
Sono tanti i nobili che hanno perso tutti i loro averi, rifiutandosi in alcuni casi di pagare il dovuto davanti ai cosiddetti Wheel Swords, gruppo di esperti mercenari arruolati dai Goldmongers per riscuotere i debiti. La storia narrata in Aarklash: Legacy ha inizio proprio con quella che sembra una normale missione di un gruppo composto da quattro Wheel Swords, che dopo aver effettuato il loro lavoro nel territorio dei Lion si ritroveranno fuorilegge, in fuga da coloro che ora danno loro la caccia in ogni angolo del mondo. Nella sua forma iniziale, il gruppo base (che abbiamo già conosciuto) è composto dai protagonisti Nella, Wendaroo, Denzil e Knokka, sostituibili a seconda dei propri gusti e stili di gioco dagli altri quattro personaggi controllabili; la conoscenza col primo di questi, Leck Lorus, si fa abbastanza presto all'interno dell'avventura, permettendoci così da subito di fare pratica con altre abilità al di fuori di quelle del poker iniziale. I tipi di eroi a nostra disposizione vedono le loro caratteristiche aderire in modo piuttosto uniforme alla tradizione delle classi presenti solitamente nei titoli a tema fantasy, pur dando ad alcuni componenti della squadra alcune abilità che li rende un po' più ibridi rispetto al classico dps dealer o tank, aumentando quindi la loro capacità di cavarsela in occasioni diverse. La tipologia di gioco di Aarklash: Legacy, del resto, come stiamo per vedere lo richiede.
Aarklash: Legacy - Trailer di gameplay della GamesCom 2013
Botte da orbi
A un occhio superficiale, Aarklash: Legacy potrebbe dare l'impressione di un hack and slash senza troppa profondità nei combattimenti, ma basta passare pochi minuti in compagnia di Nella e soci per scoprire che la componente fondamentale di questo gioco è la tattica. Le meccaniche che compongono il cuore del combattimento ricordano quelle di Icewind Dale, offrendo al giocatore un'esperienza che risulta complessivamente impegnativa, ma mai frustrante, anche se perdere un combattimento a causa della serie di eventi scatenatasi in seguito a un singolo errore può essere un deterrente, almeno per alcuni.
Una volta che la natura di Aarklash: Legacy è ben chiara, diventa impossibile non apprezzare la bravura di Cyanide nel riuscire a creare un gioco che si propone piuttosto difficile anche al suo livello normale, riuscendo contemporaneamente a offrire un connubio di sfida e coinvolgimento nei combattimenti visto in poche altre occasioni, soprattutto in tempi recenti. Oltre a un sistema di suggerimenti che accompagna il giocatore con alcuni utili consigli, Aarklash: Legacy ci permette anche di riconoscere i nostri errori, incentivandoci quindi a riprovare a passare il punto in cui siamo caduti. La pausa tattica durante le battaglie costituisce il momento in cui impartire gli ordini ai vari personaggi, con la possibilità di indicare loro anche una sequenza di azioni da compiere, spostandosi per esempio verso un determinato luogo prima di lanciare una magia con effetto ad area. Alcune skill rendono ancora più importante l'aspetto legato al posizionamento di chi ne fa uso, come l'abilità principale di cura usata da Wendaroo; un vero e proprio proiettile che aggiunge punti energia a chiunque trovi davanti a sé, nemici inclusi. Se la stoffa di cui è fatto Aarklash: Legacy è di ottima fattura, un po' meno lo sono le cuciture effettuate da Cyanide per mettere insieme il tutto. Gli elementi ruolistici sono nettamente al di sotto di quanto sarebbe lecito aspettarsi: se lo skill tree in cui spendere i punti abilità acquisiti dai personaggi a ogni passaggio di livello è senza infamia e senza lode, il sistema di looting e d'equipaggiamento risulta decisamente abbozzato. Le armi dei personaggi restano quelle che vediamo in loro dotazione sin dall'inizio, dando al giocatore la facoltà di scegliere solo tra elementi come collane, orecchini e altri tipi di orpelli, che in qualsiasi gioco di ruolo con la G maiuscola farebbero solo da contorno. Della linea di design adottata da Cyanide ne va a soffrire anche la trama, che dopo poco si farà quasi dimenticare per passare in secondo piano: sarebbe forse bastato inserire qualche scena d'intermezzo in più con dialoghi interattivi, per tenere alto l'interesse di chi sta davanti al monitor nei suoi confronti.
Aarklash: Legacy - Il trailer di Bo Lahm
L'ispirazione c'è e si vede
Dal punto di vista tecnico, Aarklash: Legacy dimostra di meritare diversi complimenti, soprattutto dal punto di vista stilistico.
Nonostante qualcuno possa vedere un malizioso strizzare l'occhio a Diablo III nell'uso complessivo di colori particolarmente accesi, la qualità del lavoro svolto da Cyanide è innegabile. In termini di performance il motore si comporta generalmente bene, permettendo al gioco di muoversi agevolmente anche su configurazioni un po' più datate al netto di qualche sporadica incertezza che in alcune fasi causa qualche rallentamento anche su PC di fascia alta. I protagonisti sfoggiano un buon livello di cura nella realizzazione della loro figura, un po' meno evidente invece per i personaggi secondari. A una colonna sonora da classico genere fantasy si affianca un apprezzabile parlato in lingua inglese, con cui i doppiatori riescono a caratterizzare i membri del nostro party a dovere. Menzione speciale infine per l'interfaccia studiata dagli sviluppatori, ereditata a onor del vero in larga parte dai classici del genere, ma col merito di non essere mai invasiva pur offrendo al giocatore tutti gli elementi di cui ha bisogno su schermo.
Requisiti di Sistema PC
- Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 7
- Processore: Intel Core i7 920
- Memoria: 6GB
- Scheda video: Geforce GTX 470
- Requisiti Minimi
- Sistema operativo: Windows 7 / Vista / XP
- Processore: AMD/Intel Dual-core 1,8 GHz
- Memoria: 1,5 GB Windows XP / 2 GB Vista, Seven o 8
- Scheda video: 256MB con supporto DirectX 9.0c e Shader Model 4.0
- Hard Drive: 4 GB di spazio
- Requisiti Consigliati
- Sistema operativo: Windows 7 / Vista / XP
- Processore: AMD/Intel Quad-core 2,2 GHz
- Memoria: 2 GB per Windows a 32-bit / 3 GB per Windows a 64-bit
- Scheda video: 512MB con supporto DirectX 9.0c e Shader Model 4.0
Tutte le impressioni positive avute in occasione del provato di qualche tempo fa si confermano pienamente anche in sede di recensione. Il gioco targato Cyanide permette finalmente al team di sviluppo di toccare vette importanti, ma non si possono purtroppo ignorare alcune mancanze che ne vanno ad appiattire lo spessore. Vista l'offerta complessiva e il prezzo di 19,90 euro (17,99 fino al 19 settembre) richiesto per iniziare l'avventura, Aarklash: Legacy è consigliato a tutti quanti i fan di adventure tattici, più che di giochi di ruolo.
Rosario Salatiello
@salaros
Pro
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Sistema di combattimento solidissimo
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Esperienza coinvolgente anche per i novizi
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Franchise ispirato e riprodotto alla perfezione
Contro
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Trama abbozzata
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Elementi ruolistici superficiali
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Nessuna novità significativa