Lui si masturba a ogni occasione (e usa anche tecniche particolarmente creative) fino ad avere (forse) un selvaggio amplesso con la moglie laida e grassa del tenente (attraverso la cotenna di un maiale) da cui nascerà un figlio, Kalman, con la coda suina adeguatamente amputata alla nascita: Kalman diviene uno "sportivo", campione in tutte quelle feste e fiere dove diventa un fenomeno della mangiata (e del successivo vomito) con tutti i record ancora imbattuti di tranguagiamento di cibo. Si innamora(?) di collega e avranno un figlio nonostante i problemi per l'attivita"agonistica" legati alla gravidanza.Il figlio, a differenza dei genitori, è magro come uno stuzzicadenti, pallido come un cadavere, si chiama Lajoska ed è lui che in un'epoca più moderna e vicina a noi fa l'impagliatore. Ha ancora il padre che è diventato talmente obeso da non potersi più muovere, è tenuto in una stanza prigione con la tv e ha la sola compagnia di gatti giganteschi cresciuti a margarina.Nel finale del film assisteremo all'ultima, suprema creazione di Lajoska.La sua ultima scultura di carne che non sfigurerebbe nella collezione dei mostri di Cronenberg.La tassidermia è l'arte di comporre i corpi per evitare loro la decomposizione. Si può dire volgarmente che è l'arte di impagliare.Che cosa c'entra con questo film? C'entra solo nel suo ultimo segmento quasi a celebrare tutto l'alone funereo che incombe su tutti e tre gli episodi.Il film di Palfi è un bizzarro affresco generazionale (veramente qualcosa di mai visto) in cui si narrano la vita e le gesta di tre generazioni della stessa famiglia .Taxidermia è un film che dovrebbe essere visto seguendo l'avvertenza di tenere disgiunti gli occhi dal centro mesencefalico del vomito. Oppure da vedere a stomaco vuoto.Perchè la visione potrebbe avere spiacevoli effetti colalterali. La cinepresa di Palfi non si risparmia nulla, non si sottrae di fronte a nessun particolare lasciando poco all'immaginazione e se da una parte abbiamo dei brani di cinema oltre i confini del grottesco dall'altra abbiamo anche soluzioni registiche e di montaggio realizzate col lampo della genialità (la rotazione della vasca ad esempio o la realizzazione dell'ultima scultura di Lajoska).I tre episodi in cui è articolato il film sono assai diversi tra di loro: il primo ambientato in un'epoca imprecisata (ma presumibilmente siamo nei dintorni di una guerra), in un non luogo circondato da nebbie, ha un alone surreale che lo avvolge come il nulla sabbioso avvolgeva il deserto dei tartari: una comunità molto chiusa( eufemismo ), un soldato maniaco e fantasioso che trova tutte le occasioni per masturbarsi e che poi ha questo rapporto (reale o immaginario non si sa) con la moglie del suo tenente. O forse era solo la cotenna del maiale usata a fini erotici.
( VOTO : 8,5 / 10 )