Tayeb in Italia..

Creato il 21 settembre 2011 da Paolo

È dal mese di giugno che si cercava di avere quei benedetti Visti d’ingresso per l’Italia. Viaggi interminabili a Casablanca, file estenuanti sotto il sole cocente di agosto, nervosismo (mio) davanti ad un immobilismo che non capivo, ma finalmente da ieri mattina Tayeb e papà Daoudi sono a Napoli, nell’ospedale S.Paolo. Tayeb compie quest’anno 12 anni, è sulla sedia a rotelle da gennaio, il percorso della malattia, la miopatia di Duchenne*,  prosegue senza sosta, in questo caso più veloce delle pure statistiche, dei puri numeri. Il suo ricovero al nosocomio dell’ospedale napoletano prevede un eventuale intervento ai piedi per  tentare di far camminare nuovamente Tayeb per qualche anno ancora, prima che la malattia prenda il  sopravvento, come nel caso del fratello Rachid che oggi ha 17 anni ed è completamente immobilizzato. Lunedì è stata una giornata piena e faticosa. Di prima mattina al Consolato di Casablanca per le varie pratiche di ritiro dei visti, pomeriggio in visita alla moschea Hassan II e alla sera in aereporto per il sospirato aereo che li avrebbe condotti in Italia. Tayeb era stanchissimo ma nonostante tutto non ho mai sentito un lamento, un capriccio, durante tutta la giornata. In macchina cantava, si guardava attorno, parlava di Guelmin, la sua città che ama tanto. Sono felice che tutto questo sia stato possibile, grazie a Bambini nel Deserto e un grandissimo grazie all’Ospedale S.Paolo di Napoli e ai suoi medici. La permanenza di Tayeb dovrebbe essere di circa 3/4 settimane; ieri i primi esami del caso e le varie visite, sempre con papà Daoudi al suo fianco, visto che l’ospedale ha messo a disposizione una cameretta dove il papà può dormire e restare vicino a bambino. Incrociamo le dita. Al momento dell’imbarco, lunedì notte, ho detto a Tayeb che al suo ritorno sarei stato all’aereoporto ad attenderlo, per vederlo camminare nuovamente. Lui mi ha risposto Inshalla!

*Miopatia di Duchenne: La distrofia di Duchenne è la più frequente e la meglio conosciuta tra le distrofie muscolari dell’infanzia. Ha un decorso relativamente rapido e attivo. Essa è anche detta distrofia muscolare generalizzata dell’infanzia. Solitamente la morte è dovuta ad insufficienza respiratoria, infezioni polmonari o scompenso cardiaco. Da quando si mostrano i primi sintomi la persona muore entro 10-15 anni e in non più del 20-25% dei casi il paziente sopravvive oltre il venticinquesimo anno di vita.

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