Tè alla pioggia

Da Nicol Lynne
Nuvole di fumo fluttuanti si intrecciano in un abbraccio scomposto tendente verso l'alto. Il vapore percuote l'aria e allunga le suo onde nell'etere. Tè alla pioggia.Contemplo per ore l'umile e straordinario potere di una bevanda tanto antica e gentile. Lascio ricondurre il mio animo al vuoto. E' un momento introspettivo, veicolo silezioso di concetti universali.Un delizioso calore che avvolge dall'interno, capace di scaldare il cuore e anche l'anima, nutre e rafforza una promessa segreta.Un'illusione.Gocce imperlate di luce e di fuoco spengono sorso dopo sorso la brama di un sogno che si trova a un passo dalla morte. Scottarsi. Solo l'arrivo della pioggia riporta l'equilibrio originario e spegne le superfici ardenti, troppo ardenti.L'adorata attesa dell'ombra perfetta. L'agognata incertezza della sfumatura celata. La sottile patina del tempo che scorre inesorabilmente portando con sé desideri e aspirazioni.L'infuso si mescola in un vortice di vertigini e nostalgia. Una voce calda e intensa sussurra pensieri intimi, vagheggiamenti: favole mai raccontate ad alta voce per paura di perderle nei meandri della realtà. Lacrime copiose cadono nella tazza febbricitante, fondendosi con il tè così già sinuosamente rapito e avvolto nell'abbraccio della pioggia.