Pronti per il tanto agognato Tea Time? L’ora del the in questa ex colonia dominata dall’effige di sua maestà Queen Victoria è molto flessibile. Il the si può bere a colazione, a metà mattinata, si può sorseggiare durante la pausa pranzo o, nel caso si abbia il tempo, lo si può gustare nel pomeriggio. Insomma non ci sono regole e nelle uggiose giornate autunnali e invernali quando Victoria dimostra somiglianze inquietanti con la pianura padana, non c’è niente di meglio di una bevanda fumante per allontanare i brividi e l’umidità. Le sale da the in città sono parecchie.
Per i palate più raffinati e i portafogli meglio dotati consiglierei l’high tea all’Empress, un hotel simbolo del passato coloniale dell’isola. In una cornice unica, in saloni ricoperti di mogano si può partecipare a questo rituale con pasticcini, tartine dolci e salate e diverse varietà di the.
Il costo? Da qualche anno si aggira intorno ai $75 più le tasse e la mancia che oscilla tra il 18 e il 20%. Insomma, tutto sommato ci si avvicina ai cento dollari. La vostra carissima blogger non ha mai avuto l’insana curiosità di investire tale cifra per te e pasticcini. Come avrete già capito per quell’importo preferirei sicuramente qualcosa di più concreto, inizierei con gli antipasti caldi alla piemontese di cui ho un vago, ma piacevolissimo ricordo, per poi continuare con ravioli, pansoti o tortellini, a seconda della stagione e del luogo, ma per una merenda per il momento non sento l’esigenza di affrontare tale spesa. Forse quando avrò i requisiti per godere dello sconto riservato alla terza età sgancerò le palanche necessarie, ma visto che per il momento ha due pargoli a carico, preferisco investire la cifra in altro modo.
Da Murchie’s si può prendere il the o il cappuccino o il caffè, fare un pranzo frugale e consolarsi con una fetta di torta. Anche chi entra con l’intenzione di prendere solo qualcosa di caldo raramente rimane indifferenti di fronte a questi scaffali stracolmi di dolci.
Non solo croissant, scones e muffin per la colazione, ma anche pasticceria d’ispirazione francese e italiana.
Ci sono anche i famosi biscotti di cui vi parlavo qualche giorno fa. Ebbene oggi ci ho riprovato a chiedere “A cappuccino and a biscotti, please” e l’ho dovuto ripetere ben tre volte perché mi sono ostinata a pronunciare biscotti all’italiana. Insomma un fiasco, mio marito mi suggeriva di cambiare pronuncia, ma io convinta che un po’ di educazione linguistica non faccia male, ho continuato imperterrita, poi con l’aiuto dell’indice ho dissipato ogni dubbio nell’inesperto barista ed ecco comparire un beveraggio simil caffè e un “biscotti” di dimensioni piuttosto abbondanti, altro che cantuccini!
Tutt’intorno si affollano i clienti in coda per gustare le prelibatezze locali. Mi chiederete se ci siano dei dolci tipicamente canadesi. In questo locale, direi di no, ma lascio a voi la risposta.
Ci sono torte di ogni genere, la torta al tiramisù, probabilmente conta come invenzione locale. La Marie Antoinette, coperta da una spessa coltre di glassa, dev’essere molto amata perché la preparano tutto l’anno. Non ho mai avuto il coraggio di assaggiarla. Non credo che riuscirei ad oltrepassare quella corazza rosa dall’aspetto un tantino artificiale.
Avete notato le vaschette di Panna cotta lì accanto? Sembra che piacciano ai turisti.
Chi viene da Murchie’s attirato dalla fama dei suoi the non rimarrà deluso. Nella sala da the e nel negozio a fianco possiamo ammirare scaffali e scaffali di the sfuso e in bustina.
Ovviamente gli intenditori mettono in guardia dall’uso delle bustine che sminuiscono l’aroma delle delicate foglie aromatiche.
Ci sono anche the stagionali, preparati apposta e altre varietà che disponibili tutto l’anno. E poi per gli amanti di questa bevanda Murchie’s propone una gamma infinita di servizi da the. Eccone alcuni.
Scommetto che alla mia carissima Miss Fletcher si saranno illuminati gli occhi.
Il negozio è molto spazioso e la scelta di teiere, tazze e accessori, inclusi i copriteiera è veramente infinita.
Per chi invece vuole sottolineare lo spirito di appartenenza al Canada, soprattutto in occasione del Canada Day o del British Columbia Day, ecco qualcosa di più patriottico: i copriteiera con la bandiera canadese.
E poi i nuovi servizi della Portmarion, con tanti fiori colorati.
Io, pur non essendo molto amante del the, ho una passione per le tazze e l’avrei anche per le teiere e per una gamma di accessori che per me sarebbero del tutto inutili, ma cerco di essere razionale. Confesso però che a volte la tentazione di comprare una bella teiera gialla o quella rossa a pois c’è, poi però mi ricordo che le teiere che abbiamo sono state parcheggiate sullo scaffale più alto della cucina, quello irraggiungibile, per intenderci e che la scatola da 50 bustine di Christmas Tea è ancora mezza piena e che, per quanto mi sforzi, non diventerò mai un tea lover. Quando abbiamo ospiti sfoggio un’amplia gamma di the e tisane acquistate nella speranza di trovarne una che mi piaccia, ma purtroppo il primo amore non si scorda mai e io rimango fedele all’omino coi baffi!