Tears From Venere – Temporary Lives

Creato il 01 febbraio 2016 da Iyezine @iyezine

Recensione

  • Autoprodotto / Atomic Stuff
  • Anno: 2015
&appId;&version; Tweet

Per suonare rock’n’roll, basta avere attitudine, e voglia di spaccare tutto, si sale sul palco, si attacca il jack e via, one, two, three, four, e l’elettricità, sprigionata dagli amplificatori esplode in tutta la sua forza dirompente.

Senza tanti fronzoli, brani secchi caricano di sana ribellione, i chorus da cantare tutti insieme sotto un palco macchiato dagli sputi ed il vomito che le troppe sorsate alla bottiglia di whisky, che si alternano alle troppe birre e lo stordimento per il volume sparato a volumi pericolosissimi per la salute, fanno parte del perfetto concerto rock’n’roll e i Tears From Venere la band da non perdere perché la serata sia da ricordare, forti di questo elettrizzante primo lavoro, Temporary Lives, di cui l’Atomic Stuff cura la promozione.
Il gruppo arriva da Milano, si è formato nel 2011 e ha dalla sua un ep del 2013, lavoro composto da cinque brani dal titolo A Long Road For Happiness, portato in giro per devastare i palchi fino all’inizio del 2014, anno che vede l’ingresso in studio per lavorare su questo full length.
Temporary Lives risulta una mezzora di rock’n’roll carico come una sveglia i cui rintocchi non sono altro che un conto alla rovescia, prima che l’esplosione di note ci travolga.
Punk, hard rock e tanto rock’n’roll sono le iniezioni anfetaminiche con cui il gruppo lombardo ha curato questa raccolta di songs, alternando veloci accelerazioni street, a brani sporcati da un groove a manetta, con il quartetto di rocker, compatto come cemento armato che non si risparmia in accenni, presi un po qua un po là tra la scena rock’nroll mondiale.
E’ forte a mio parere la presenza di influenze che richiamano la scena scandinava, anche se la voce sporca e ruvida del singer e certi riff hard/punk, portano la mente all’ormai santo Lemmy ed i suoi Motorhead.
Aggiungeteci punk rock come se non ci fosse un domani ed il gioco è fatto, così che brani come, l’opener Roulette, la cattiva title track, quella Release Me che ricorda non poco i primi Backyard Babies e uscita come singolo, la sguaiata Raise Your Voice, ed Hey God che batte bandiera a stelle strisce, possono portare a termine la loro missione…spaccare.
Bel dischetto di rock da spararsi in vena senza dar troppo peso alle conseguenze, puro rock’n’roll style.

TRACKLIST
1. Roulette
2. Temporary Lives
3. My Name Is V
4. Release Me
5. Never Look Back
6. Raise Your Voice
7. One More Night
8. Hey God
9. Fame And Glory

LINE-UP
Vincenzo Santoriello – Vocals Guitar
Andrea Morelli – Guitar Backing vocals
Simone Morelli – Bass Backing vocals
Matteo Rendina – Drums

TEARS FROM VENERE – Facebook


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :