Teaser Tuesday #13

Creato il 19 novembre 2013 da Valeria Polverino @missvalesbooks

Buongiorno Booklovers!
Tra mille impegni mi sono appena ricordata che Domenica 17 Novembre su Rai 3 è iniziato il primo reality dedicato ai libri, ovvero Masterpiece. Mi ero ripromessa di guardarlo ma puntualmente mi sono dimenticata...io e la TV continuiamo ad avere un brutto rapporto! Spero di recuperare in questi giorni, ho visto che sul sito della Rai c'è disponibile la puntata...magari mi ritaglio un'ora libera...Dopo questa piccola divagazione, vi introduco il nuovo appuntamento con la rubrica Teaser Tuesday, ideata da MizB, autrice del blog americano Should be reading. Mentre mi perdevo la prima puntata di Masterpiece, domenica ero intenta a leggere Il bordo vertiginoso delle cose di Gianrico Carofiglio. Proprio da questo libro è tratto l'estratto scelto per voi! Buona lettura!

Era una bellissima giornata dei primi di novembre. I raggi del sole attraversavano le grate di una delle due finestre e si andavano a depositare, liquidi, davanti alla cattedra. O magari quel giorno non c’era il sole e quei raggi li ho visti un’altra volta, e come capita, sto mettendo insieme ricordi diversi; o sto lavorando di fantasia. Dicono che la memoria non sia materiale registrato come una pellicola e depositato per sempre da qualche parte del cervello. Dicono che sia qualcosa di molto più complicato, molto più sfuggente; molto più simile a dipingere un quadro che a proiettare un film. Non lo so. So solo che nella mia prima immagine di quella mattina ci sono i raggi del sole, animati dal pulviscolo, e strisce di luce gialla disegnate sul pavimento davanti alla cattedra vuota. Era finita la prima ora, o forse la seconda, e noi facevamo casino, come sempre nel passaggio fra una lezione e l’altra. All’inizio in pochi si accorsero di quella ragazza che entrava in classe e siguardava attorno con un’aria che era a un tempo intimidita e divertita.«Di che classe è quella?» mi chiese Pontrandolfi.«Mi sa che è la supplente di filosofia.»«Cazzodici? È una di qualche terza…» la voce però gli si spense in gola. La ragazza girò attorno alla cattedra, poggiò la sua borsa e – ce ne accorgemmo solo in quel momento – anche un registro. Il silenzio si depositò sulla classe come una polvere leggera e persistente. La reazione che si riserva ai fenomeni davvero inusuali. Quando succede una cosa e ti accorgi che sta succedendo e non hai bisogno che ti venga detto dopo.«Mi chiamo Celeste Belforte, sono la vostra supplente di storia e filosofia, sostituisco il professor Segantini che, come avrete saputo, non sta bene. Siccome staremo insieme qualche mese, direi che possiamo cominciare a conoscerci.»

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