Le regole sono semplicissime e tutti possono partecipare e condividere con i propri teaser!
Ecco le regoline!
- Prendi il libro che stai leggendo;
- Aprilo in una pagina a caso;
- Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser")
- Attento a non fare spoiler!!
- Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.
Da "Per un giorno d'amore" di Gayle Forman, che ho iniziato da ieri e già amo molto. E' dolcissimo e adoro Willem, la scrittura dell'autrice è adorabile.
Anche lui si è addormentato: il suo lungo corpo s’incurva come un punto interrogativo nello spazio intorno al mio. Non ci tocchiamo affatto eccetto che per quella mano, appoggiata sulla curva del mio fianco come per caso, come una sciarpa caduta a terra, come se ci fosse arrivata spinta dalla dolce brezza del sonno. Eppure, ora che è lì, mi sembra ci sia sempre stata. Come se fosse il posto perfetto per lei.Resto assolutamente immobile, ad ascoltare il vento che agita le chiome degli alberi e il rumore leggero del respiro di Willem. Mi concentro su quella mano che pare emanare una corrente elettrica direttamente dalla punta delle sue dita a una parte intima di me che non sapevo neppure esistesse fino a questo momento.Si muove nel sonno, e mi chiedo se la sente anche lui. Come può non sentirla? È un’elettricità così reale, così palpabile che se qualcuno ci accostasse un rilevatore l’ago schizzerebbe fuori dal quadrante.Si muove di nuovo, e le sue dita affondano nella carne tenera dell’incavo del mio fianco, provocandomi una sensazione così improvvisa, intensa e deliziosa che mi contraggo dando un calcio alla sua gamba dietro di me.Giuro che, non so come, riesco a percepire le sue ciglia che fremono mentre apre gli occhi e, subito dopo, sento il suo fiato caldo contro il mio collo. — Goeiemorgen — dice, con la voce ancora impastata dal sonno.Mi giro per guardarlo in faccia, felice che la sua mano rimanga sul mio fianco. Le sue guance arrossate sono piene delle piccole impronte lasciate dall’erba, che sembrano le cicatrici di un rito tribale di iniziazione. Vorrei toccarle, sfiorarne i solchi sulla sua pelle liscia. Vorrei toccare ogni parte di lui. È come se il suo corpo fosse un sole gigante ed emettesse una sua forza gravitazionale.— Immagino che voglia dire buongiorno, anche se, tecnicamente, è ancora sera. — Le parole escono come se fossi affannata. Non so più come si fa a respirare e parlare allo stesso tempo.— Ti dimentichi che il tempo non esiste più. Lo hai dato a me.— L’ho dato a te — ripeto. C’è una dolce resa in quelle parole, e mi sento come se stessi scivolando in suo potere. Una piccola parte di me mi mette in guardia. È un giorno solo. Sono solo una ragazza. Ma, della parte di me che riesce a resistere, che sarebbe in grado di resistere, mi sono liberata definitivamente al mio risveglio.