Teaser Tuesday n°8

Creato il 24 maggio 2011 da Lalenene @Irene_Marziali
Devo ammettere di adorare le letture intrise di ironia e sarcasmo; come apprezzo molto le idee o le strategie di scrittura fantasiose, surreali e particolari. Non temi fantastici o irreali, badate, ma un modo caratteristico e nuovo di rendere un argomento o un racconto. Ed è proprio il caso del libro che vi propongo oggi. L'argomento mi interessava molto, e così quando me lo hanno proposto l'ho iniziato a leggere volentieri. E' tuttora sul mio comodino, perché ancora non sono riuscita a finirlo, tuttavia non ho resistito a farne oggetto del Teaser Tuesday di questa settimana.
Parliamo dunque del "Libro degli Snob" di Thackeray, dove egli, considerandosi lui stesso appartenente a questa categoria di uomini, racconta e critica il circolo degli snob inglesi, allora pullulante di nobili, nobilastri e borghesi arricchiti, con sarcasmo, consapevolezza e autocritica.

Titolo: Il libro degli Snob
Titolo originale: The Book of Snobs oppure The Snobs of England
Autore: William Makepeace Thackeray
Anno di pubblicazione: 1846-47
Edizione: Mursia
Pagine: 265
Pagina della citazione: 53 - Capitolo V "Quel che gli snob ammirano"
" Consideriamo ora quanto sia difficile anche per i grandi uomini evitare di essere snob. Il lettore, i cui delicati sentimenti sono disgustati dall'affermazione che re, principi, lord sono snob, può ben dire: << Siete voi stesso uno snob dichiarato. Credete di ritrarre lo snob, ma non fate che descrivere il vostro brutto muso con l'arroganza e la fatuità di un Narciso>>. Ma perdonerò questa esplosione di cattivo umore da parte del mio fedele lettore, ripensando alla sua sfortuna di essere nato in questo Paese. E' impossibile per qualsiasi cittadino britannico, forse, non essere in qualche modo uno snob. Se la gente riesce a convincersi di questo, sicuramente siamo a buon punto. Se io segnalo un malanno, speriamo che altri esperti ne scoprano il rimedi. "
 Essendo forse io stessa un po' snob, almeno nelle accezioni meno forti di tale espressione, mi sono sentita subito molto partecipe di questo saggio, sebbene in genere io non ami molto questo genere di testo. Spero vivamente che anche voi lo abbiate apprezzato, o possiate farlo in futuro.
Con affetto, Irene

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