Ricordo che lo lessi per la prima volta quando andavo alle medie, nella mia antologia scolastica c'erano molti brani di letteratura americana, naturalmente non contemplati nel programma di scuola, dal titolo invitante, dalle belle illustrazioni (è da dire che il mio libro le aveva davvero) e dai significati interessanti. Così, finito l'anno e passati oltre a tutto quell'inchiostro, d'estate mi misi a leggerli. Lessi moltissimo, e non solo l'antologia, le medie furono il periodo in cui lessi di più: essendo arrivata tardi alla scoperta della bellezza del leggere dovevo rifarmi in fretta e in due estate mi sbafai tutti i classici, prendevo in prestito in biblioteca tre o quattro titoli a settimana, feci la conoscenza della Austen, delle Bronte, della Spyri, la Alcott, la Montgomery, Twain, Dickens, Stevenson... insomma, leggere stava diventando una droga.
Ma con l'Antologiaci fu sempre un feeling speciale e con una di queste poesie, in particolare.
Signore e signori vi presento il mio preferito, Francis Turner, il malato di cuore.
Titolo: L'antologia di Spoon River
Titolo originale: Spoon River Anthology
Autore: Edgar Lee Masters
Editore: Mondadori
Scheda aNobii
Non potevo correre o giocare
da ragazzo.
Da uomo potevo solo sorseggiare dalla coppa,
non bere -
perchè la scarlattina mi aveva lasciato il cuore malato.
Ora giaccio qui
confortato da un segreto che nessuno tranne Mary conosce:
c'è un giardino di acacie,
di catalpe, e di pergole dolci di viti -
là quel pomeriggio di giugno
al fianco di Mary -
baciandola con l'anima sulle labbra
all'improvviso questa prese il volo.
I could not run or play
in boyhood.
In manhood I could only sip the cup,
Not drink -
For scarlet-fever left my heart diseased.
Yet I lie here
Soothed by a secret none but Mary knows:
There is a garden of acacia,
Catalpa threes, and arbors sweet with vines
There on that afternoon in June
By Mary's side -
Kissing her with my soul upon my lips
It suddently took flight.
Credo che la dolcezza di questa poesia sia speciale, con estrema delicatezza riesce a trasnettere il patimento di questa persona, ma anche l'amore e la gioia, la felicità per le piccole cose che nonostante il corpo martoriato è ancora in grado di provare. Un'anima che nonostante i tanti NO della vita ha ancora il coraggio di apprezzare ciò che di buono gli capita. E Mary, gentilissima Mary, dolce e premurosa, sembra un angelo, ing rado di vedere oltre l'aspetto, oltre le negazioni, oltre l'apparenza, fino al fondo dell'anima.
Mauser