Teaser Tuesdays #8

Creato il 23 settembre 2013 da Franniepanglossa @Frannie_Pan
Buongiornooooo!Oggi pomeriggio inizia il mio corso d'inglese, che emozione! Non sto più nella pelle! Sono così felice che ho la testa altrove, trovo quasi difficoltà a concentrarmi su qualcos'altro che non sia l'inglese!

E la lettura di "City of Bones" di Cassandra Clare prosegue imperterrita! Sto andando avanti più lentamente di quanto vorrei ma vi posso garantire che questo libro è più difficile rispetto agli altri che ho letto fino ad ora in lingua e per forza di cose le varie descrizioni e scene d'azione richiedono più tempo! Comunque la storia mi ha catturato con una forza incredibile e Jace sta entrando sempre di più nel mio cuore! Chi l'ha letto sa probabilmente di cosa sto parlando! Il brano che vi riporto è una "storia della buonanotte" che Jace racconta a Clary. Mi ha colpito davvero molto, quindi volevo condividerla con voi! Non sarà il massimo dal momento che l'ho tradotta io (sì, il libro ce l'ho in inglese, quindi..) e l'ho fatto piuttosto velocemente... Insomma, concentratevi sul messaggio e non sulle singole parole che sicuramente non corrisponderanno a quelle dell'edizione italiana! Buona lettura!
<<C'era una volta un bambino>>" disse Jace.Clary lo interruppe. <<Uno Shadowhunter?>>.<<Naturalmente>>. Per un momento le sembrò di avvertire l'accendo di una risata. Scomparve subito.<<Quando il bambino aveva sei anni, il padre gli diede un falco da ammaestrare. "I falchi sono rapaci - uccelli assassini, gli disse il padre, gli Shadowhunters del cielo.Al falco non piaceva il bambino e neanche al bambino non piaceva il falco. Il suo becco appuntito lo rendeva nervoso, i suoi occhi chiari sembravano fissarlo sempre. Lo colpiva con becco e artigli quando si avvicinava: i suoi polsi e le sue mani sanguinarono per settimane. Lui non lo sapeva ma il padre aveva scelto un falco che aveva vissuto allo stato selvaggio per un anno e pertanto quasi impossibile da ammaestrare. Ma il bambino provava, perché il padre gli aveva detto di rendere il falco obbediente e lui voleva renderlo orgoglioso.Stava sempre con il falco, tenendolo sveglio parlandogli o facendogli ascoltare della music, perché un falco stanco era più facile da ammaestrare. Entrò in confidenza con l'attrezzatura. Avrebbe dovuto impedire al falco di vedere ma non riuscì a farlo; invece provò a sedersi dove l'uccello poteva vederlo mentre lo toccava e gli accarezzava le ali, per far sì che si fidasse di lui. Gli offriva il mangime nella sua mano e all'inizio il falco non lo mangiava. Dopo qualche tempo lo mangiò così voracemente che il becco gli procurò un taglio sulla mano. Ma il bambino era felice perché era un progresso, e perché voleva che l'uccello imparasse a conoscerlo, anche se questo avesse voluto dire perdere sangue. Iniziò a rendersi conto che il falco era maestoso, che le sue ali sottili erano perfette per volare velocemente, che era forte, feroce e gentile. Quando scendeva in picchiata era veloce come la  luce. Quando imparò a girare e ritornare indietro al suo posto, quasi urlò per la gioia. Sapeva che il falco lo amava e non appena fu certo che non solo era ammaestrato ma che era ammaestrato perfettamente, andò dal padre e gli mostrò quello che aveva fatto, sperando che fosse orgoglioso di lui.Invece il padre prese l'uccello, fiducioso e domato, tra le sue mani e gli spezzò il collo. "Ti avevo detto di renderlo obbediente", disse il padre e lasciò cadere per terra il corpo senza vita del falco. "Tu invece gli hai insegnato ad amare. I falchi non sono animali da compagnia: sono feroci, selvaggi, crudeli. Questo uccello non era ammaestrato, era inutile".Dopo che il padre se ne andò, il bambino iniziò a piangere per il suo animale e alla fine il padre mandò un servo affinché portasse via il corpo dell'uccello e lo seppellisse. Il bambino non pianse più e non dimenticò mai quello che aveva imparato: amare vuol dire distruggere ed essere amati significa essere distrutti>>.

Trovo sia una storia molto forte, davvero molto molto forte. Colpisce, non trovate? Quando l'ho letta quasi non credevo ai miei occhi e subito ho provato un macroscopico moto di simpatia nei confront di Jace. Insomma, un bambino che cresce con questo insegnamento... non può avere una vita facile. La mia curiosità è alle stelle, voglio continuare a leggere questo libro, tutta la serie e continuare a conoscere questi personaggi così tanto reali. Bello davvero.
Vi piace questo brano? Cosa vi colpisce di più?A domani!

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