Quindi…
C’è ancora una volta questa città, la città è sempre Catania ma stavolta l’anno è il 2011. È il 16 dicembre e il Teatro Coppola è tornato ad essere un teatro: Teatro dei Cittadini. Con una semplice e pacifica occupazione dei locali, la città si è riappropriata di un bene comune appartenuto per troppo tempo alla memoria. Dietro questa resurrezione dalle ceneri, c’è il lavoro di gente normale, di artisti, di tutti coloro che, stanchi dell’apatia e del disinteresse comunale, hanno deciso di riprendersi un luogo che era e che può tornare ad essere «uno spazio di produzione e formazione culturale rivolto al quartiere e all’intera città».
L’iniziativa è totalmente apartitica e apolitica – i gruppi che hanno partecipato all’occupazione sono specificati nelle dichiarazioni d’assemblea: L’Arsenale (Federazione Siciliana per le Arti e la Musica), G.A.R (Gruppo Azione Risveglio), Collettivo Machine Works, Teatro Valle Occupato, Centro Iqbal Masih Librino (Spazio Autogestito di Aggregazione Sociale), Rigenera, Fabbrica Teatro -, la gestione è diretta e l’autorganizzazione è aperta a qualsiasi contributo personale. Come in una favola moderna, il tam-tàm è stato e continua ad essere strettamente telematico: internet e Facebook sono stati i canali preferenziali per la diffusione dell’iniziativa che è stata accolta dai cyber-utenti con l’entusiasmo del caso. Materiali vari, sacchi di cemento, fili elettrici, barattoli di vernice, ramazze, mano d’opera e olio di gomito, ma anche sedie, tappeti, attrezzature sono stati donati e messi a disposizione da tanti privati cittadini per una causa ritenuta giusta. Ma anche falegnami, scenografi, muratori si sono fatti avanti per prestare il loro contributo. E dopo essersi rifatto il look il Teatro ha anche potuto godere del supporto di artisti locali che hanno messo e continuano a mettere a disposizione la loro “artisticità” esibendosi gratuitamente sul neo-nato palcoscenico. Centinaia continuano ad essere i messaggi di solidarietà e stima da parte di artisti di calibro nazionale come gli Afterhours, i A Toys Orchestra, Dente e persino Fiorella Mannoia, oltre a Sabina Guzzanti che è intervenuta in collegamento Skype a sostegno dell’iniziativa. Come in una bella favola, i mesi sono trascorsi. La primavera è alle porte e il Teatro Coppola è un brulicare di iniziative e spettacoli tutti a ingresso libero (a sottoscrizione volontaria), speriamo che il “vissero per sempre felici e contenti” possa essere un roseo augurio per questo Teatro e per quei luoghi e per quelle iniziative “assopite” che hanno bisogno di un “bacio fatato” per ritornare ad essere cultura a disposizione di tutti.