Uno spettacolo che indaga un argomento tutt'oggi scomodo e tabù: la tossicodipendenza. Una storia di coraggio, una riflessione intensa e commovente.
"Ci interessava affrontare l'argomento della droga guardandolo sotto un'angolazione diversa: il modo in cui questo problema viene vissuto dalle persone vicine al tossicodipendente: in questo caso, come quasi sempre succede, una madre.
Per avvicinarci al lavoro abbiamo svolto ricerche approfondite sulle testimonianze di parenti e amici di tossicodipendenti. Nell'ambito di queste ricerche, abbiamo potuto approfondire la tematica e abbiamo ricevuto molti spunti per la riflessione e la creazione. CreaturaMia è uno spettacolo di stampo non-naturalistico. L'attrice e regista, Marianna Esposito, alterna teatro fisico e narrazione. Anche l'approccio al personaggio non ha intento naturalistico. Conserva la "verità psicologica", ma, esteticamente, il personaggio di questa madre è spogliato dai riferimenti al quotidiano e si presenta neutro, vestendosi di volta in volta delle circostanze che racconta.
La scenografia è scarna e ogni oggetto in scena non è mai puramente decorativo, ma diventa simbolo e vettore di immagini, di metafore visive. Abbiamo concepito questo spettacolo perché possa "stare in una valigia", al fine di poterlo adattare a spazi scenici molteplici, anche non convenzionali."
Regia: Marianna Esposito
Assistenza alla regia: Francesca Manca
Scenografia: Roberta Corbetta
Luci: Francesco Collinelli
Spettacolo attivo dal 2007, presentato con successo in teatri e strutture non convenzionali, come scuole superiori e istituti penali.
" Non credevo che il teatro fosse questo. Che ci si potesse emozionare. E così tanto. "
Elisa, 16 anni, studentessa di scuola superiore
" Dopo aver visto questo spettacolo, sono uscito e ho chiamato mia mamma. Non avevo mai capito i suoi problemi ".
Giacomo, 17 anni, studente di scuola superiore
" mi sono dimenticata di essere qui e ho capito che peso hanno sugli altri le scelte che faccio "
Anna Maria, 16 anni, studentessa di scuola superiore
" questo spettacolo mi è piaciuto perché parla di noi. Non è il solito teatro, dove le cose sembrano lontane, in un altro pianeta "
Stefano, 18 anni, studente di scuola superiore
" grazie. Quello lì, quello di cui parlavi, sono io. Grazie. "
Marco, detenuto della casa di reclusione di Milano-Bollate
" In sala aleggiava, in tanta partecipazione e coinvolgimento Dell'attrice, un silenzio fatto di rispetto per la madre, tutto questo hanno vissuto i ragazzi, con straordinario impatto emotivo. Spesso abbiamo assistito a rappresentazioni teatrali nel carcere, raramente possiamo dire di aver goduto di una recita di questo spessore. "
Nino Spera, detenuto, scrive nella rivista CarteBollate della casa di reclusione di Milano-Bollate
" É strano: nonostante la storia drammatica, questo personaggio non smetteva di farmi sorridere. Aveva un che di tragicomico, di tenero e ingenuo. Per quello era ancora più straziante vederla ferita; e vederla rialzare, ogni volta, ti fa credere nella potenza Indistruttibile dell'amore. "
Creatura Mia - Compagnia TeatRing @Spazio Tadini venerdì 20 e sabato 21 febbraio 2015, ore 20:45 informazioni e prenotazioni: Elena Romeo 338 6972065; federicapaola@spaziotadini.itQuesto slideshow richiede JavaScript.