Teatro degli Arcimboldi Milano: PAOLO CONTE – Festival MITO

Creato il 20 settembre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

Paolo Conte, foto di Cesare Cicardini

PAOLO CONTE per Festival MITO al  Teatro degli Arcimboldi di Milano (MAPPA) sabato 22 settembre 2012, ore 21.00. BIGLIETTI: posti numerati € 20, € 30 e € 40 POSTI ATTUALMENTE ESAURITI. Navetta  gratuita per il Teatro degli Arcimboldi da piazza Cairoli (angolo via Beltrami) a viale dell’Innovazione, 20, partenza ore 19.30, ritorno ore 23.00 circa. MAE Milano Arte Expo -milanoartexpo@gmail.com- ringrazia l’Ufficio Stampa del Festival MITO Settembre Musica - A un giorno dalla sua conclusione MITO Settembre Musica propone un concerto straordinario che si colloca tra i grandi successi di questa edizione del Festival MiTo.>>

L’artista non ha bisogno di presentazioni, è Paolo Conte, e il luogo è il Teatro degli Arcimboldi, dove il cantautore di Asti suona alle 21 del prossimo 22 settembre.

Conte torna a MITO per la seconda volta, dopo la tappa torinese del 2009 che – come quest’anno nei due concerti per il Festival – registrò un tutto esaurito. Prima di Milano, il tour 2012 di Conte è stato un successo in Italia e in Europa; e continuerà a Napoli, Salisburgo, Firenze e Genova, portando quell’elegante musicalità sospesa tra jazz e canzone d’autore, che connota la musica del cantautore.

Nel suo concerto Conte è circondato da musicisti poliedrici, alcuni dei quali lavorano con lui da anni, e racconta la sua straordinaria esperienza musicale, fatta di traguardi prestigiosi, onorificenze e pezzi entrati di diritto nella storia della musica italiana. La sua canzone è fatta di vita vissuta e osservata, strenuamente distante da coinvolgimenti politici e abbellita da sonorità jazz e strumenti musicali che la rendono sgargiante e poetica.

D’accordo con Gino Castaldo, non si può non amare i personaggi usciti dai brani contiani, parti di un mondo “immaginario che nel corso del tempo e dei tanti dischi incisi da Conte, ha composto una saga degna di Cent’ anni di solitudine; personaggi che nel loro distaccarsi dalla realtà, ce la fanno sentire con ancora più dolorante passione” (La Repubblica, 12 ottobre 2010).

Il 28 luglio 2012 Conte ha ricevuto il premio ”Il Vittoriale degli Italiani”, della Fondazione omonima, costruito sui concetti di arte e bellezza. Il presidente della Fondazione, Giordano Bruno Guerri, ha commentato così: ”Dire che Paolo Conte è un paroliere è davvero riduttivo. Conte è un musicista, pittore, chansonnier e creatore di emozioni”.

Paolo Conte nasce ad Asti e fin da ragazzo coltiva le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative. Inizia a scrivere canzoni sulla scia di suggestioni assorbite dalla vita, dal cinema e dalla letteratura, e intorno alla metà degli anni Sessanta i suoi brani innovativi irrompono nelle classifiche: La coppia più bella del mondo e Azzurro (Adriano Celentano), Insieme a te non ci sto più (Caterina Caselli), Messico e Nuvole (Enzo Jannacci) e molte altre. Nel 1974 esce l’album Paolo Conte, in cui una voce casuale e come distratta tratteggia piccole storie private o quasi; è dell’anno dopo un altro album con lo stesso titolo e nella stessa vena: questi lavori segnano il debutto da protagonista del compositore astigiano. Nel 1979 il pubblico scopre Conte e affolla i suoi concerti, grazie a Un gelato al limon. Due anni dopo, nel 1981, l’album Paris Milonga viene presentato – onore inedito – nel corso di un’apposita giornata contiana organizzata dal Club Tenco a Sanremo, e nel 1982 esce Appunti di viaggio, il grande serbatoio per il repertorio concertistico futuro del Maestro: ormai Conte è un protagonista.

Nel 1984, il suo primo album per la storica CGD, si intitola ancora Paolo Conte esuscita grande interesse dei media e recensioni entusiastiche. L’artista conquista la Francia suonando al Théâtre de la Ville di Parigi nel corso di una tournée che dall’estero si conclude in Italia tra i “tutto esaurito”, e viene documentata da un doppio album, Concerti(1985), registrato dal vivo. Il 1987 porta un doppio album di nuove canzoni, Aguaplano, in cui ventuno brani fanno scoprire nuove sfaccettature della creatività contiana. Inizia così una serie di lunghe tournée all’estero, in Europa, Canada e Stati Uniti, che comprende due spettacoli al Blue Note di New York, il tempio del jazz. Nello stesso periodo partecipa ai più importanti festival jazz (Montreux, Montreal, Juan Les Pins, Nancy, ecc…).

Nel 1988 arrivano un nuovo album dal vivo, Paolo Conte live, registrato allo Spectrum di Montreal e un video Nel cuore di Amsterdam registrato al Theatre Carré. Il 1990 ci offre un Paolo Conte nuovo, con l’album di inediti Parole d’amore scritte a macchina, che rivela inattesi squarci musicali ed episodi atipici rispetto al corpus dell’autore. Ma il successivo, Novecento, pubblicato nell’ottobre 1992, è un felice ritorno nel guscio del Conte più classico. Non più i cori e l’elettronica di Parole d’amore, ma un’orchestra di ricordi jazz e musical a cui l’artista fornisce la sua abituale materia sonora: ritmi eleganti, sinuosi e ubriachi, spinti fino al jazz hot e al tango da postribolo.

L’album Tournée documenta spettacoli dal vivo del 1991, 1992 e 1993; del ’93 è anche il volume Le parole di Paolo Conte (Allemandi) con i versi delle sue canzoni, che ha una seconda edizione aggiornata nel 1997 e che esce in versione inglese con il titolo The words of Paolo Conte nel 1999. Il nuovo album di inediti, invece, è del 1995. Conte lo coltiva insieme a un team composto dal contrabbassista Jino Touche, il batterista Daniele Di Gregorio e il polistrumentista Massimo Pitzianti. Si intitola Una faccia in prestito ed è, probabilmente, il suo album più maturo di sempre. All’interno ci sono gli elementi tipici della canzone contiana: la ‘grazia plebea’ della musica, il pastiche fra epoche e stili diversi, i testi sonori con una lingua che ribolle di invenzioni. Nel 1996 esce in Europa, The best of Paolo Conte¸ con venti canzoni che rappresentano la prima vera antologia della carriera di Conte. Tutti i brani trovano posto nella storia della musica italiana: da Azzurro a Bartali a Via con me. Nel 1998 il best viene pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti dall’americana Nonesuch e votato ‘disco dell’anno’ per l’autorevole rivista Rolling Stone; ne segue un tour di successo nelle principali città degli States. Nel 1998 esce un nuovo doppio album live, Tournée 2. Nessuna delle canzoni presenti in questo album doppio era mai stata pubblicata prima di allora in versione live, alcune appaiono per la prima volta su un disco, come Swing, Legendary e Irresistible. Il 24 marzo 1999 Paolo Conte riceve l’onorificenza italiana di Cavaliere di Gran Croce e nel 2000 realizza un progetto che sognava da vent’anni, Razmataz: opera multimediale legata ad un musical ambientato nella Parigi degli anni ‘20, periodo e luogo che Conte vede come il punto d’incontro e di fermento culturale di tutte le avanguardie del XX secolo. Del 15 maggio 2001 è un’altra onorificenza, questa volta francese, Chevalier dans l’ordre des arts et lettres; mentre il 9 aprile 2003 riceve la laurea honoris causa dall’Università degli studi di Macerata in Lettere Moderne. Ma il 2003 è anche l’anno di Reveries, altro Best of realizzato appositamente per il mercato estero su richiesta della Nonesuch. Gli arrangiamenti del disco permettono di apprezzare i classici di Conte come Dancing, Diavolo rosso o Sud America nelle versioni note agli spettatori dei suoi concerti, assai diverse da quelle pubblicate precedentemente. Sempre nel 2003 esce il cofanetto dedicato a Paolo Conte, che contiene il volume Si sbagliava da professionisti, in cui il Maestro commenta alcune sue canzoni e la sua arte.

Nel 2004, nove anni dopo l’ultimo album in studio, arriva nei negozi l’album Elegia, prodotto da Renzo Fantini e distribuito da Warner Music. Conte, attraverso la ricerca dell’essenza espressiva artistica, canta l’elegia di una vita che valga la pena di essere vissuta. Il 2005 vede l’uscita del doppio cd e del dvd Paolo Conte live arena di Verona. Il 25 giugno 2008 debutta a Lione il concerto Paolò symphonique, un progetto musicale proposto dall’Auditorium di Lione e dall’Orchestre National de Lyon, che toccherà Atene, Parigi e Venezia. Ogni concerto prevede una prima parte in cui Conte si esibisce con il suo gruppo storico e una seconda parte in cui si aggiunge la grande orchestra sinfonica. Nel 2008 viene anche presentato il nuovo album Psiche, prodotto da Renzo Fantini per Platinum e distribuito in tutto il mondo da Universal. L’album contiene quindici inediti: è un disco fuori ordinanza, fra i più importanti della storia di Conte. Tra Amore e Psiche il Maestro sceglie Psiche perché più terrena, ma soprattutto perché ha più storie da raccontare. L’11 ottobre 2011 è stato presentato per la prima volta alla stampa internazionale il nuovo album, Nelson, distribuito da Universal per Platinum. Il 25 gennaio 2012 Conte ha ricevuto la massima onorificenza dalla città di Parigi: la Grande Médaille de Vermeil.

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Sabato 22 settembre 2012, ore 21.00

Teatro degli Arcimboldi

(viale dell’Innovazione, 20)  – Milano

Paolo Conte al Festival MITO

Paolo Conte, voce e pianoforte

Nunzio Barbieri, chitarre

Lucio Caliendo, oboe, fagotto, percussioni, tastiere

Claudio Chiara, sassofoni, flauto, accordeon, basso, tastiere

Daniele Dall’Omo, chitarra

Daniele Di Gregorio, batteria, percussioni, marimba, pianoforte

Luca Enipeo, chitarra

Massimo Pitzianti, accordeon, bandoneon, clarinetto, sassofoni, pianoforte, tastiere

Piergiorgio Rosso, violino

Jino Touche, contrabbasso, chitarra elettrica

Luca Velotti, sassofoni, clarinetto

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MAE Milano Arte Expo -milanoartexpo@gmail.com- ringrazia l’Ufficio Stampa del Festival MITO Settembre Musica per il comunicato stampa.

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