Concerto-protesta dei lavoratori dell’opera, ancora incerta la
prima di “Ernani”
Un concerto improvvisato degli ottoni dell’orchestra e del coro del Teatro dell’Opera di Roma in Piazza del Campidoglio, mentre i rappresentanti di Slc-Cgil, Fials Cisal e Libersind-Confsal dovrebbero essere ricevuti a breve dalla segreteria del sindaco di Roma Ignazio Marino.
(MeridianaNotizie) Roma, 22 novembre 2013 – Fumata nera per il Teatro dell’Opera di Roma, dopo l’incontro in Campidoglio dei sindacati con l’assessore alla Cultura Flavia Barca e con la segreteria del sindaco. Ancora da sbloccare il contributo previsto nel bilancio preventivo comunale, che sanerebbe la difficile situazione dell’Ente, a rischio default e commissariamento in base all’art. 11 della Legge Bray. A oggi, come dichiara Roberto Conte della Libersind-Confsal, ci sono “zero possibilità che ‘Ernani’ vada in scena sia alla prima di mercoledì 27, sia nelle successive repliche”.
Delusa Lorella Pieralli della Fials Cisal: “È andata male, abbiamo incontrato l’assessore alla Cultura Barca, che non ci ha dato però nulla di concreto, e il dottor Castagna, che non era informato sulla questione, dunque un interlocutore senza mandato del sindaco. Marino, che è il presidente della Fondazione dell’Opera, ci dica entro domenica cosa vogliono fare: se si andrà al commissariamento o no, se il debito sarà onorato o no. Il sindaco si prende la responsabilità di azzoppare il Teatro dell’Opera. Addirittura rischiamo di giocarci il rapporto con il maestro Muti, che doveva dirigere ‘Ernani’, per questo. Se andiamo in default finanziario per effetto della Legge Bray è colpa del sindaco”. Ultima chiamata domenica alle 15, quando l’assemblea dei lavoratori del Teatro prenderà la decisione se mandare o meno in scena “Ernani”.
Fonte: http://www.meridiananotizie.it/