Teatro della Cometa, una stella nel firmamento nazionale

Creato il 09 giugno 2015 da Dfalcicchio

Foto di Ignazio Romano, Ufficio Stampa Maya Amenduni

Roma

La capitale ha tantissime sale e offre ogni stagione un caleidoscopio di proposte teatrali degne di nota. Bisogna dire che quasi sempre le cose migliori, ciò che costituirà il teatro di successo e prestigio del futuro, viene dai piccoli teatri.

Uno di questi, elegante e coinvolgente, è il Teatro della Cometa, lo spazio bello e accogliente nel centro storico della città, diretto da Giorgio Barattolo. La stagione 15/16, presentata di recente, è la trentesima della Cometa, dall’apertura  a seguito della grande rinascita, dopo l’incendio che distrusse il teatro.

In cartellone ci sono, come sempre, proposte variegate che vanno dalla commedia al dramma, spaziando tra testi italiani e  stranieri.

Tra le proposte più interessanti, ci piace citare: Cattivi Ragazzi con Francesco Montanari, un attore da tenere d’occhio, Mister Green di Jeff Baron con il grande Massimo de Francovich, Blue Tooth, un lavoro sui “danni “ della tecnologia, con il sempre piacevole Francesco Pannofino. E ancora, Mi hanno rimasto solo, il pirotecnico spettacolo di e con Michele La Ginestra. La stagione apre con Mi piacerebbe tanto non andare al mio funerale, con il bravo Pino Strabioli e  un mostro sacro, sempre dissacrante, come Paolo Villaggio che a  ottant’anni calca ancora le scene con la sua verve grottesca e polemica.

Intanto, la Cometa ha in cartellone in questi giorni, la bella iniziativa dedicata ai giovani Tutti in scena, giunta alla ventinovesima edizione.

Mauro Pecchenino


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