Teatro di Torviscosa
La Cultura teatrale in Italia ha ormai da anni subito una costante regressione, la quale ha anche colpito sia la televisione sia il cinema.
I vari reality che occupano quasi la maggior parte del palinsesto televisivo hanno sempre di più attirato l’attenzione di giovani e non, attratti non tanto dal livello intellettuale delle trasmissioni ma, più gravemente, dalla facilità di recezione che le stesse possiedono, tratteggiando in maniera scoraggiante l’indifferenza del pubblico televisivo verso temi e problemi ben più rilevanti e vicini alla popolazione italiana.
Non è da meno il Teatro con i suoi sempre maggiori interpreti. “Vorrei che il palcoscenico fosse sottile come la corda di un funambolo affinché nessun inetto vi si arrischiasse sopra” scriveva Goethe. In tutto questo coacervo di superficialismo televisivo-culturale assistiamo in Friuli Venezia Giulia ed in certe zone di essa, ad un proliferarsi di compagnie teatrali le quali non trovando dei luoghi nei quali esibirsi o non ricevendo abbastanza fondi, decidono di dedicarsi ad altre attività, come se la Cultura Teatrale o del Teatro stesso non fossero la Cultura per eccellenza. Tutto questo per dire che a Torviscosa, paese dove la vita è un sottile filo invisibile, giace un Teatro ormai inutilizzato o meglio utilizzato come magazzino, ma le intenzioni erano nobili dovendo rinascere a nuova vita si aspettavano solo i finanziamenti i quali ancora adesso latitano, come i marò dimenticati in India; praticamente lo specchio della Società odierna.
Perché lasciare marcire un Teatro dimenticato da anni senza rivalutarlo da subito?
Invece di adibirlo a magazzino merci, perché non lo si rende un immobile che rassomiglia maggiormente all’idea di teatro?
Miracoli non se ne possono fare, lo capiamo bene, a parte evitare di continuare ad alimentare il teatrino della politica con finanziamenti ai vari negazionisti delle foibe, ma chiediamo che l’impegno e la volontà di riportare nel nostro FVG ai livelli che le spettano anche per la sua Storia, la sua Cultura e le sue Genti non deve mai mancare, soprattutto in ambito amministrativo, perché “ la cultura teatrale e più in generale la Cultura non è professione per pochi, ma una condizione per tutti, che completa l’esistenza dell’uomo”.
Comments
comments
Tags: Auto, cultura teatrale, foibe, Forza Italia, mir, one italia, politica, teatro