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TEATRO ELFO PUCCINI Milano: ROSSO di John Logan – la vita di MARK ROTHKO in un piccolo capolavoro teatrale

Creato il 08 ottobre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
TEATRO ELFO PUCCINI - ROSSO di John Logan - foto Luca Piva

TEATRO ELFO PUCCINI – ROSSO di John Logan – foto Luca Piva

TEATRO ELFO PUCCINI – ROSSO di John Logan. Il Teatro Elfo Puccini di Milano apre la stagione di prosa 2012/2013 con Rosso di John Logan con Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni Ocaña e regia, scene e costumi di Francesco Frongia. La pièce sulla vita di Mark Rothko – grande artista dell’espressionismo astratto – in scena all’Elfo Puccini (MAPPAdal 10 al 28 ottobre 2012Rosso, tradotto magistralmente in italiano da Matteo Colombo, ha già raccolto successi mondiali – dal Donmar Warehouse di Londra al Golden Theater di Brodway, aggiudicandosi 6 Tony Award nel 2010. Le luci sono disegnate da Nando Frigerio. Produzione Teatro dell’Elfo.

L’autore, John Logan, ancora poco noto ai palcoscenici italiani, è conosciuto come sceneggiatore di molti capolavori cinematografici: dai film di Scorsese The Aviator (soggetto e sceneggiatura) e Hugo Cabret (nomination per l’Oscar 2012), a Sweeney Todd di Tim Burton,- fino a Lincoln di Steven Spielberg (scritto con Tony Kushner e Paul Webb). Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, che progettavano l’allestimento da due anni, hanno affidato la versione italiana a Matteo Colombo, traduttore di autori americani contemporanei come Don DeLillo e Chuck Palahniuk, qui alla sua prima esperienza teatrale. E il lavoro di concerto tra regista, interpreti – al fianco di Bruni, il giovane ventiduenne Alejandro Bruni Ocaña – e  traduttore ha permesso di portare Rosso al successo anche in Italia.

La pièce è ispirata alla biografia del pittore americano Mark Rothko, maestro dell’espressionismo astratto, che alla fine degli anni Cinquanta ottenne la più importante commissione della storia dell’arte moderna, una serie di murali per il ristorante Four Season di New York. Puntando i riflettori proprio su quel periodo, Rosso mette in scena lo scontro tra generazioni di artisti: tra Rothko, un uomo maturo che fa i conti con se stesso, e Ken, giovane allievo alla ricerca di un “padre”.

TEATRO ELFO PUCCINI Milano - ROSSO di John Logan - foto Luca Piva

TEATRO ELFO PUCCINI Milano – ROSSO di John Logan – foto Luca Piva

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Mark Rothko, ELFO PUCCINI Milano
Sara Chiappori, la Repubblica: Firmato da uno che lavora per il cinema e si sente, ma che conosce bene anche l’arte del dialogo teatrale (e le sue furbizie). Buon punto di partenza, ma non sufficiente a garantire la riuscita dello spettacolo. Cosa che invece accade a questa versione diretta con puntuale intelligenza da Francesco Frongia.

Sua anche la scena che ricostruisce con amorevole cura lo studio di Rothko: le grandi tele che fanno esplodere il rosso, l’amaranto e la voragine del nero, i pennelli, il giradischi, i pastelli, gli schizzi, i cavalletti. Uno spazio così concreto da allungarsi fino al pubblico, testimone silenzioso di una brillante, appassionata meditazione sull’arte in forma teatrale.

Il resto lo fa Bruni, a suo agio nel ruolo, un Rothko arrogante e irrequieto, sprezzante e fragile, perché «è una tragedia diventare irrilevanti quando si è ancora vivi». Teorizza, pontifica, dissacra, si tormenta combattuto tra mercato e sacralità dell’arte. Andy Warhol e compari lo incalzano alle spalle e nel confronto con Ken si consuma il conflitto tra generazioni. Feroce, perché i figli devono uccidere i padri, ma non necessariamente destinato al fallimento. Come dimostra un finale che riesce anche a commuovere, a chiusura di uno spettacolo cavalcato da Bruni (e dal suo giovane compagno) con agilità, precisione e il tocco sensibile di chi sa fare del teatro una festa del pensiero senza essere saccente e dell’emozione senza essere retorico.

Sara Chiappori, la Repubblica

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TEATRO ELFO PUCCINI Milano, Teatro dell'Elfo
Diego Vincenti, Il GiornoIl rischio c’era. Ed era alto. Che il cliché maestro/allievo divenisse scontato, didascalico, scadendo da qualche parte nella morale. Un rischio evitato grazie a un testo che è un carillon perfetto di dialoghi, battute, rimandi. E grazie a due protagonisti sempre a proprio agio, in un duetto che ha i contorni di una rispettosa affinità elettiva. Si ride. Molto. A volte raffinati, altre sguaiatamente. E allo stesso tempo, si entra in contatto con un tema non facile, affrontato senza elitarismi, con un ottimo utilizzo degli spazi scenici.

Delicatissimo il riferimento alla morte di Rothko, solo un accenno. Ma a stupire è l’artigianalità, silenziosa coprotagonista. Il mischiare i colori, il tendere una tela, lo sporcarsi anima e corpo, divengono azioni significanti quanto uno slogan. E rimandano a una sapienza manuale, un reale “fare” arte, che nulla hanno a che fare con certi eccessi del mercato.

Diego Vincenti, Il Giorno

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Teatro Elfo Puccini di Milano

sala Fassbinder I 10 – 28  ottobre

MAR-SAB 21:00 / DOM 16:00

Rosso di John Logan

traduzione di Matteo Colombo

regia, scene e costumi di Francesco Frongia

con Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni Ocaña

luci di Nando Frigerio

produzione Teatro dell’Elfo

 

Durata: 90′ senza intervallo – Prezzi: Intero euro 30.50 – Martedì biglietto unico euro 20 – ridotto <25 anni – >60 anni euro 16 – gruppi scuola euro 12

Per informazioni e biglietti ELFO PUCCINI on – line:

http://www.elfo.org/stagioni/20122013/red.html

ROSSO di John Logan - TEATRO ELFO PUCCINI Milano

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Barbara Caldarini del TEATRO ELFO PUCCINI per le news e le immagini dello spettacolo ROSSO di John Logan.

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