TEATRO LIRICO. Cda spaccato

Creato il 16 ottobre 2014 da Nonzittitelarte

… in vista del rinnovo di consiglieri e sovrintendente

 Contestato il bando del sindaco Zedda sulle nomine

La campagna di arruolamento è già iniziata: il Comune ha pubblicato il bando per i posti che gli spettano nel Consiglio d’amministrazione della Fondazione del Teatro lirico. Ne cerca due. «Come, due?!»: nel Cda gli oppositori del presidente (cioè del sindaco) nonché sostenitori del sovrintendente Mauro Meli (inviso allo stesso Massimo Zedda) protestano: «Il nuovo statuto diminuirà da 8 a 5 le poltrone, ma il presidente da mesi non lo mette ai voti e procede con le nomine secondo i vecchi criteri». Lo gridano Maurizio Porcelli (nominato dal ministero), Giorgio Baggiani (quota Comune, escluso da Zedda e reintegrato dal Tar), Gualtiero Cualbu e Giovanni Follesa (Regione). Sono opposti al sindaco ma, in termini numerici, hanno la maggioranza: dopo che il Tar ha bocciato la nomina dell’ex sovrintendente Marcella Crivellenti (voluta dal sindaco) per mancanza di titoli, hanno eletto Meli.
LA DISPUTA Il Cda della Fondazione scadrà il mese prossimo, e anche il sovrintendente. La proroga massima è di 45 giorni, dunque a gennaio dovrà esserci un nuovo Consiglio: eleggerà il successore di Meli, che vuole rimanere. I consiglieri pro Meli chiedono l’approvazione del nuovo statuto, che assegnerà a Comune, Regione e ministero un solo rappresentante, più quello del socio privato (attualmente è Antonello Cabras, presidente della Fondazione Banco di Sardegna) e il presidente, cioè il sindaco. Una lettera del ministero delle Attività culturali, giunta lunedì, ricorda al Cda «l’opportunità che lo statuto sia approntato prima della scadenza del Consiglio». Il Comune ha invece bandito i due posti nel Cda, secondo le vecchie regole. «Zedda non può farlo, abbiamo già chiesto una convocazione urgente del Cda per votare lo statuto», tuona Porcelli a nome dei consiglieri opposti al sindaco.
I DEBITI Scintille anche sul piano di rientro dai debiti pregressi per otto milioni di euro: «Meli sta tentando di fare una transazione con i creditori per far risparmiare l’ente», dice chi gli è vicino. Precisato che il sindaco e Meli ieri non hanno rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, è appena più loquace Mario Marchetti, ex magistrato, consigliere in quota al ministero (assieme a Susanna Pasticci): «Ma di che parliamo? Nel 2013 il Lirico ha chiuso con un avanzo di bilancio, nei due anni precedenti con il pareggio, al punto che il ministero l’ha premiato con un bonus. Quelli sono vecchi debiti che la Regione ha ripianato con otto milioni, che l’ente dovrà restituire in otto anni. Le transazioni ben vengano, a patto però che siano fatte come si deve», e qui Marchetti si ferma. Per ora.
Luigi Almiento

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