Non è un romanzo, anche se a tratti alcune storie si intrecciano, cerca di essere un manuale d’amore, con scarsi risultati, confonde, salta da un dettaglio a un altro, con fatica il lettore rincorre l’autore disperso tra i suoi deliri ragionati. Da leggere.
La trama? A mio avviso non c’è, nel senso che non interessa, vita e morte si incrociano narrate dal presunto protagonista, Sergio “Lingualunga”, che passa dall’io narrante all’oggetto del racconto, allo scrittore incompreso. Nel mezzo alcune chicche di squisita realtà:
“Com’è l’uomo giusto?Forse un perfetto incrocio tra una macchina del sesso, uno zombie e Stanlio e Olio?”
“Mai per nessuna ragione devi essere te stesso, se ti fosse servito a qualcosa essere te stesso non staresti leggendo questo manuale. In un mondo più giusto, tutti avremmo l’aspetto fisico di un divo della televisione, l’intelligenza di una vecchia volpe e l’aggressività di un guerriero celtico, ma sai per dolorosa esperienza che questo mondo non è giusto, che la maggior parte di noi ha l’aspetto fisico di una vecchia volpe, l’intelligenza di un divo della televisione e l’aggressività di una torta di compleanno.
Ti consigliamo di imitare qualcuno, chiunque sia meglio di te, non ti sarà difficile trovarlo. Una volta che avrai cessato di essere te stesso ti sentirai subito più sicuro e predisposto, che rischio può correre qualcuno che non è neppure se stesso?”
Tecniche di masturbazione fra Batman e Robin
Efraim Medina Reyes
Feltrinelli