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Tecnologia 3D: dal cinema alla televisione, fino ai pc. Sarà questo il futuro?

Creato il 31 maggio 2010 da B-Blog: Il Mondo In 35 Mm

Tecnologia 3D: dal cinema alla televisione, fino ai pc. Sarà questo il futuro?

I primi esperimenti di cinema 3D risalgono agli anni Cinquanta

Nelle sale ormai spopolano le rappresentazioni 3D: dai concerti (come quello di U2 3D, uscito lo scorso 26 aprile), ai film d’animazione (il prossimo ad uscire è Toy Story 3), fino ai film come Avatar e Alice in Wonderland. Roger Ebert, il critico cinematografico del Chicago Sun-Times, Premio Pulitzer, ha pubblicato un editoriale su Newsweek per dire la sua riguardo alla tecnologia 3D. Nel suo articolo, Why I Hate 3-D (And You Should Too), ovvero Perchè odio il 3D (E perchè lo dovreste fare anche voi), Ebert riassume in nove punti le sue perplessità su questa innovazione:

  1. Tecnologia 3D: dal cinema alla televisione, fino ai pc. Sarà questo il futuro?

    Il Premio Pulizer Roger Ebert

    SI SPRECA UNA DIMENSIONE: La mente usa già il principio della prospettiva per strutturare la terza dimensione. Aggiungerne una artificialmente peggiora l’illusione della stessa mente

  2. NON AGGIUNGE NULLA ALL’ESPERIENZA: Le esperienze cinematografiche più coinvolgenti fino ad ora non sono state in 3D.
  3. PUO’ RAPPRESENTARE UNA DISTRAZIONE: Il regista con il 3D è privato di un prezioso strumento, quello della messa a fuoco per dividere tra primo piano e sfono l’immagine e attirare l’attenzione su un determinato particolare.
  4. PUO’ CREARE NAUSEA E MAL DI TESTA: il 3D produce un’esperienza visuale non famigliare e questo può creare problemi come nausea e mal di testa.
  5. I FILM 3D SONO MENO LUMINOSI: questo perchè molte sale cinematografiche non hanno ancora le tecnologie adatte, ovvero quella IMAX.
  6. STANNO SPECULANDO SULLA VENDITA DEI NUOVI PROIETTORI DIGITALI: alcuni studios non distribuiscono alle sale la versione 2D del film se queste non ne trasmettono una versione in tre dimensioni.
  7. GLI ESERCENTI AUMENTANO IL PREZZO DEI BIGLIETTI DI 5/7.5 DOLLARI: spesso sono i bambini a dire ai genitori di voler vedere i film in 3D, influenzati dalla pubblicità. Quindi questa tecnologia è una sorta di estorsione per questi genitori che decidono di accontentare i loro figli.
  8. NON RIESCO A IMMAGINARE UN FILM DRAMMATICO, COME THE HURT LOCKER O TRA LE NUVOLE, IN 3D: Il 3D sembra riservato ai film per bambini, l’animazione, o i film come Avatar di James Cameron, realizzato principalmente con i computer.
  9. OGNI VOLTA CHE HOLLYOOD SI E’ SENTITA MINACCIATA, SI E’ RIVOLTA ALLA TECNOLOGIA: IL SUONO, IL COLORE, IL WIDESCREEN, IL CINERAMA, IL 3D, IL SUONO STEREO, E ORA DI NUOVO IL 3D: Offrire un’esperienza irripetibile è stato sempre un obiettivo del cinema, ma le Tv 3D riavvicineranno cinema e casa.

A dare invece una visione positiva e una risposta alle critiche di Roger Ebert è Jeffrey Katzenberg, un produttore cinematografico statunitense che negli anni ottanta ha risollevato il reparto animazione della Disney e che oggi è co-fondatore con Steven Spielberg e David Geffen della casa di produzione DreamWorks. Il produttore, ospite in un programma televisivo statunitense, ha affermato:

«Il 3D migliora i grandi realizzatori e narratori, consentendo loro di immergerti in una storia, in maniera da aumentare le sensazioni e le emozioni che il regista crea nel suo racconto, perché è questo che fa la grande narrazione. Ti mette sulla sedia del protagonista, facendoti sentire minacciato. Se qualcuno rincorre Julia Roberts con una picozza, sei spaventato come lo è lei. [...] Ora, dagli un nuovo strumento, che è quello che dà vita a questo mondo coinvolgente, in cui può mettere il pubblico al centro, e le cose diventano ancora più affascinanti». Jeffrey Katzenberg esalta il 3D, BadTaste.it

Tecnologia 3D: dal cinema alla televisione, fino ai pc. Sarà questo il futuro?

Jeffrey Katzenberg è il co-fondatore della Dreamworks

Ma ormai questa tecnologia ha invaso anche le nostre case e sentiamo sempre più spesso parlare di televisori che permettono una visione in 3D. Secondo Giovanni Toletti, project manager dell’Osservatorio new media e Tv del Politecnico di Milano, è ancora presto per i telespettatori acquistare un televisore di questo tipo:

«In effetti è un po’ presto per fare previsioni e noi stessi dell’Osservatorio stiamo raccogliendo dati e informazioni per impostare una ricerca ad hoc che uscirà quest’anno. Quello che posso dire è che è un po’ presto per acquistare una Tv 3D, almenoché non si sia appassionati e addetti ai lavori». Mi metto il 3D in salotto, Agnese Ananasso, Repubblica.it

Come afferma Toletti, ciò è dovuto al fatto che «Per la massima resa del 3D servono contenuti in 3D e non ce ne sono ancora: occorre aspettare i Mondiali di calcio. Infatti grazie a un accordo con Sony la Fifa trasmetterà 25 partite in 3D. Per farlo Sony metterà a disposizione dei cameraman delle videocamere professionali per effettuare riprese in 3D». Mentre parlando di quale possa essere il futuro dopo la televisione 3D, il project manager afferma: «Si parla già di Tv olografica, forse tra 4-5 anni. Sembra azzardato, come sembrava azzardato nel 2006 parlare della commercializzazione della Tv 3D nell’arco di 4-5 anni. Eppure eccola qui».

Samsung, Panasonic e Sony parlano già di ecosistema della tecnologia a tre dimensioni e intendono il fatto che per la riproduzione di film e giochi 3D, il televisore rimane l’apparecchio principale ma attorno a questo giocano una parte fondamentale i lettori Blu-ray e le console di gioco, i sistemi di home cinema, i prodotti video digitali (macchine fotografiche e camcorder) e i personal computer. Pare quindi che ben presto anche la domanda di pc con capacità tridimensionali è destinata ad aumentare. Come scrive Gianni Rusconi su Il Sole 24 Ore:

La tecnologia tridimensionale, in buona sostanza, si avvia a diventare in tempi relativamente brevi una caratteristica standard nella dotazione di desktop e notebook, anche se non tutte le macchine con a bordo un’unità grafica compatibile saranno a tutti gli effetti in grado di riprodurre immagini in tre dimensioni. Per farlo dovranno essere equipaggiati con monitor particolari ed essere utilizzati in combinazione con gli immancabili occhialini. Computer 3D: fra quattro anni il boom, Gianni Rusconi, Il Sole 24 Ore

Insomma, sembra che dovremmo abituarci ai pro e ai contro di questa nuova tecnologia 3D, che pare ci accompagnerà nei prossimi anni, contaminando anche i nostri televisori e i nostri personal computer.


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