Dopo le due azzeccate innovazioni sperimentate nel corso di questo Mondiale, il presidente della Fifa lo svizzero Joseph Blatter, apre alla moviola in campo “per dare una mano all’arbitro”, con un massimo di due richieste per tempo, e solo a pallone fermo. Intanto nel Mondiale brasiliano in corso stanno riscuotendo grande successo sia la bomboletta spray per le punizioni che la “Goal line technology”, determinante in occasione di Francia-Honduras della seconda giornata per convalidare il 2-0 dei Bleus. Due innovazioni promosse senza riserve dal numero uno della Fifa Sepp Blatter, che punterà a riproporle anche all’Europeo del 2016 in Francia.Ma non solo, il massimo dirigente vallesano apre ora anche alla.. moviola in campo! Lo ha ribadito con un comunicato ufficiale. In una intervista al sito della Fifa ha dichiarato “Dovremmo dare un nuovo aiuto agli arbitri, introdurre un po’ più di giustizia nel gioco, fornendo agli allenatori il cosiddetto ‘challenge call’, due volte per tempo, quando la palla è ferma“. Per decidere “se c’è o no un rigore“, se il giocatore si trova “dentro o fuori l’area“, se c’è “fallo o no”. Questa potrebbe davvero rappresentare una svolta epocale. L’obbiettivo è quello di agevolare gli arbitri nel proprio compito e dare più… giustizia ai risultati. Gli allenatori potranno effettuare due “chiamate tecniche” per tempo, ma solo a gioco fermo, per contestare alcune scelte arbitrali e nella circostanza il direttore di gara visionerà il monitor (con le immagini tv fornite dal circuito internazionale) per verificarne la correttezza o meno.La regola non si applicherebbe invece al fuorigioco, trattandosi di una fase dinamica.Il presidente della Fifa, che ha avviato la riflessione sulla moviola dopo un gol annullato ingiustamente all’inglese Frank Lampard nella scorsa edizione dei mondiali, auspica che l’allenatore possa contestare una decisione dell’arbitro, insieme al quale ci sarebbe poi la verifica alla moviola, ma senza il controllo della Fifa.Alla luce di tali nuove possibilità, che ci offre la moderna tecnologia che potrà essere utilizzata anche in combinazione tra loro per assicurare ancor maggiore accuratezza, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” finalmente oggi le alte sfere del calcio stanno per introdurre sistemi in grado di garantire un diritto di tutti i tifosi: quello della certezza delle competizioni sportive che raggiungengeranno un grado di verità prossimo al 100 %.
Lecce, 28 giugno 2014
Giovanni D’AGATA