K era (cioè, è, visto che ancora è vivo) il tipico wannabe rocker che in realtà ascolta solo Sum41 e Blink182 e che come consigli musicali dice di cominciare a scoprire i Blink da questa, sì, insomma avete capito. Si presentava sempre con le vans, un etto di brufoli per ogni centimentro della sua faccia e non si faceva chiamare con il suo nome, giusto per farvi rendere conto per chi ho pianto e per chi ho sofferto tra i 14 e i 15 anni. Lammmerda. Prima di K però ero follemente rincoglionita per V, l'emblema della cafonaggine calabriforniese. Chiariamo, è un figo, lo è ancora oggi che non m'interessa più, però benedetto Zeus, quanto era stupido? Per almeno 3 anni della mia esistenza son stata dietro a questo personaggio che come punti fissi nella propria vita aveva il calcio, il calcio e LIGABUE, insomma, la morte. Anche per lui ho versato svariate lacrime di disperazione, forse più per il fatto che già non mi capacitavo del fatto che mi piacesse un elemento del genere. La collezione dei minchioni per cui avevo perso (ma poi prontamente recuperato) il neurone è ben popolata da idioti di questa portata, anzi, c'è pure di peggio, ma per non urtare la vostra sensibilità (e non ledere ulteriormente la mia precaria dignità) non mi dilungherò oltre, vi basti sapere che fino a 17 anni son stata così scema da disperarmi come una scema per esseri umani di questo calibro. Allo stato attuale, nonostante io sia ancora portatrice sana di demenza, sono entrata in una strana dimensione in cui qualunque essere umano di età liceale si disperi per uno pseudo-innamoramento è un coglione e non capisce nulla. Adesso tutti questi struggimenti mi sembrano allucinanti e non capisco neanche come io abbia perso la bussola per cose del genere. Ho fatto cagare a scuola in certi periodi, mi ritenevo quasi depressa, e mi uccidevo i timpani con musica di Avril Lavigne... Cioè, ci rendiamo conto? Non è che toccavo il fondo, io il fondo l'avevo creato. Al giorno d'oggi, non essendo diventata frigida o indifferente alle emozioni, vengo ancora colpita alla testa dalle infatuazioni, da "crush" un po' più maturi, ma la mia reazione è diversa. Sarà che son cresciuta, sarà che son cambiata, sarà che ho capito che la sofferenza non è non essere cagati quando si esce con il nuovo taglio di capelli da un calabriforniese cafone e cerebroleso di quelli che mi facevo piacere, ma oggi vivo serenamente il fatto di essere cagata solo da stalker o da persone che mi piacerebbero quasi quanto un tatuaggio di Gigi D'Alessio. Adesso non dico che rinnego tutto (si sa, I REGRET NOTHING) o che mi interesso solo a intellettuali, ma diciamo che scelgo con cura con chi perdere tempo e mi faccio molte meno paranoie, insomma, ho imparato a vivere dignitosamente. Sotto questo punto di vista eh, non ci gasiamo.
K era (cioè, è, visto che ancora è vivo) il tipico wannabe rocker che in realtà ascolta solo Sum41 e Blink182 e che come consigli musicali dice di cominciare a scoprire i Blink da questa, sì, insomma avete capito. Si presentava sempre con le vans, un etto di brufoli per ogni centimentro della sua faccia e non si faceva chiamare con il suo nome, giusto per farvi rendere conto per chi ho pianto e per chi ho sofferto tra i 14 e i 15 anni. Lammmerda. Prima di K però ero follemente rincoglionita per V, l'emblema della cafonaggine calabriforniese. Chiariamo, è un figo, lo è ancora oggi che non m'interessa più, però benedetto Zeus, quanto era stupido? Per almeno 3 anni della mia esistenza son stata dietro a questo personaggio che come punti fissi nella propria vita aveva il calcio, il calcio e LIGABUE, insomma, la morte. Anche per lui ho versato svariate lacrime di disperazione, forse più per il fatto che già non mi capacitavo del fatto che mi piacesse un elemento del genere. La collezione dei minchioni per cui avevo perso (ma poi prontamente recuperato) il neurone è ben popolata da idioti di questa portata, anzi, c'è pure di peggio, ma per non urtare la vostra sensibilità (e non ledere ulteriormente la mia precaria dignità) non mi dilungherò oltre, vi basti sapere che fino a 17 anni son stata così scema da disperarmi come una scema per esseri umani di questo calibro. Allo stato attuale, nonostante io sia ancora portatrice sana di demenza, sono entrata in una strana dimensione in cui qualunque essere umano di età liceale si disperi per uno pseudo-innamoramento è un coglione e non capisce nulla. Adesso tutti questi struggimenti mi sembrano allucinanti e non capisco neanche come io abbia perso la bussola per cose del genere. Ho fatto cagare a scuola in certi periodi, mi ritenevo quasi depressa, e mi uccidevo i timpani con musica di Avril Lavigne... Cioè, ci rendiamo conto? Non è che toccavo il fondo, io il fondo l'avevo creato. Al giorno d'oggi, non essendo diventata frigida o indifferente alle emozioni, vengo ancora colpita alla testa dalle infatuazioni, da "crush" un po' più maturi, ma la mia reazione è diversa. Sarà che son cresciuta, sarà che son cambiata, sarà che ho capito che la sofferenza non è non essere cagati quando si esce con il nuovo taglio di capelli da un calabriforniese cafone e cerebroleso di quelli che mi facevo piacere, ma oggi vivo serenamente il fatto di essere cagata solo da stalker o da persone che mi piacerebbero quasi quanto un tatuaggio di Gigi D'Alessio. Adesso non dico che rinnego tutto (si sa, I REGRET NOTHING) o che mi interesso solo a intellettuali, ma diciamo che scelgo con cura con chi perdere tempo e mi faccio molte meno paranoie, insomma, ho imparato a vivere dignitosamente. Sotto questo punto di vista eh, non ci gasiamo.