Partiamo dall’esperienza che TheGoodOnes ha maturato con la social television per comprendere come i teenager sono attivi nei social network. Non solo, da qui possiamo evolvere i nostri modelli di comunicazione per progettare campagne capaci di coinvolgere utenti sempre più in mobilità.
Mentre guardano un programma televisivo, i più giovani commentano su Twitter, postano su Facebook, scattano con Instagram… Generazione multischermo, sono naturalmente più predisposti a interagire con i contenuti televisivi attraverso i social media: guardano uno show televisivo grazie al passaparola in rete, si divertono di più commentando lo show tv con gli altri utenti e aggregandosi attorno agli hashtag.
Mobilità e multi piattaforma in un singolo momento, si tratta di un dialogo real-time; occorre comprendere quel momento, comprendere le motivazioni, fare la domanda giusta al momento giusto.
Non si tratta più di proporre il brand tout-court. Il brand deve essere capace di aggregare, amplificare le passioni e gli interessi specifici dei teen. Occorre creare contenuti capaci di mettere in contatto brand, prodotto e utenti attraverso modalità visuali e narrative fruibili su piattaforme diverse e a tempo reale. Oltre l’impatto visuale, è il potenziale di libera re-interpretazione che costituisce il fattore di un’interazione prolungata e di condivisione virale.
Saper ascoltare cosa i teen vogliono e come interagiscono è fondamentale, occorre raccogliere le risposte e i feedback per le successive elaborazioni creative. Ma non solo il dialogo che si sviluppa apertamente sui social network, amplifica opinioni e pensieri, raccoglie comportamenti e preferenze, comprende esigenze e desideri. Un dialogo che sconfina tra marketing e servizio al consumatore.
I teen oggi vostri influenzatori, domani vostri clienti, ed è anche su questo punto che si costruisce il social care di TheGoodOnes.