«A livello mondiale tutti gli operatori di tlc stanno puntando sul video - spiega Patuano - BT che compra contenuti; AT&T aggrega i canali delle major; Vodafone si compra le tv via cavo. Noi abbiamo scelto di allearci con soggetti terzi stringendo una partership strategica. Investiamo sulle reti e puntiamo sull' offerta convergente fisso-mobile, aggiungendo i contenuti. Usciamo in questo modo dal circolo vizioso che se non c' è domanda non si fa la rete di nuova generazione».
Quanto al progetto di scorporo della rete Patuano afferma di averlo accantonato. «Mettiamoci la parola fine. Il progetto che è attualmente all'attenzione dell'Agcom non è lo spin-off, ma la disponibilità di Telecom ad adottare il regime regolamentare in assoluto più garantista nei confronti di tutti gli operatori, che è l' equality of input». Telco, insomma, lascia in eredità la formula di una public company? «Prossima a una public company e con una governance sicuramente estremamente moderna», conclude Patuano