Telefono azzurro Eurispes :infanzia 2012 .

Da Farmacia Serra Genova
I sondaggi non sono certamente un modo per conoscere la realtà dei bambini che ci circondano ognuno di loro ha carattere e peculiarità  uniche e siamo convinti che magari alle domande non risponda in maniera completamente veritiera. Ma scorrere le 23 pagine a noi che siamo coinvolti nelle  fasce di età analizzate dai 7 ai 18 anni  ha dato spunto per affrontare  a casa argomenti di cui  non si parla mai abbastanza .
Se volete scaricarla per intero potete farlo dal sito del Telefono Azzurro.
Ecco i passi che ci hanno fatto più ragionare  e le basi del sondaggio oggi approfondiamo solo la fascia di Ettore, Cecilia per quella di Margherita e Guglielmo l' adolescenza lo faremo in un altro post visto che è decisamente più lunga e complessa .
Il questionario infanzia è stato somministrato a soggetti appartenenti alla fascia di età dai 7 agli 11 anni, frequentanti la seconda, terza, quarta e quinta classe della scuola primaria e la prima classe della scuola secondaria di primo grado.     
"TV ED UTILIZZO  
La Tv è il media più usato dai bambini:
 il 41% ha il permesso di guardarla fino ad un’ora al giorno, il 34% da una a due ore al giorno e una relativa minoranza, il 12,6%, a trascorrere invece gran parte del pomeriggio, dalle 2 alle 4 ore in media, davanti allo schermo televisivo.
Sommando quest'ultimo dato con quello dell'esposizione a più di 4 ore si arriva al 21,3% di bimbi che sono davanti alla Tv per un tempo decisamente prolungato. Al secondo posto tra gli strumenti
tecnologici usati dai piccoli c'è il computer: nel 44% dei casi fino ad un’ora al giorno, il 20,3% da una a
due ore; l’11,8% (rispettivamente il 6,4% e il 5,4%) passa dalle due alle quattro ore e più di quattro ore al
giorno davanti al pc.
La navigazione Internet impegna il 35,4% dei bambini fino ad un’ora al giorno, dalle 2 alle 4 ore (6,6%) e
oltre le 4 ore al giorno (5,1%), mentre quasi un terzo degli intervistati (il 29,8%) non utilizza mai la
connessione.
TELEFONO  
Il 62% dei bambini ha a disposizione un telefonino proprio, contro il 35,4% che ne è sprovvisto. Ad un
netto distacco, si collocano, con il 15%, coloro che dichiarano di averne ricevuto uno all’età di 9 anni,
seguiti dal 12,7% di coloro che lo hanno avuto a 8 anni e dall’11,1% di quanti lo hanno avuto a 10 anni:
sommando queste percentuali al 5,6% di bambini che ne hanno avuto uno tutto loro ad 11 anni, emerge
che il 44,4% dei bambini acquisisce un cellulare tra i 9 e gli 11 anni. Il 17,6% ha un cellulare prima dei
sette anni: meno di 1 bambino su 10 (l’8,6%) possiede un telefono cellulare ricevuto prima dei 7 anni,
mentre il 9% lo ha ottenuto al compimento del settimo anno di età.
Si registra infine un forte distacco (+35,6%) tra i bambini di 7, 8 e 9 anni che hanno dichiarato di non essere ancora in possesso di un cellulare tutto loro (52,5%) e i bambini dell’età di 10 e 11 anni (16,9%). Tra i più piccoli, il 14,3% dichiaradi averlo avuto a 8 anni, il 9,3% di averlo ricevuto prima dei 7 anni, un altro 9,3% a 9 anni e il 9,1% all’etàdi 7 anni.
Invece, i bambini appartenenti alla seconda fascia di età (10-11 anni) hanno avuto il loro primo
telefonino a 9 anni e a 10 anni (21,5% in entrambi i casi), seguiti da coloro che lo hanno ottenuto a 8
anni (11,5%), a 11 (9,4%) e a 7 anni (9%).
USO DEL TELEFONO 
Datemi un'app. Più della metà dei bambini che hanno un cellulare o utilizzano quelli reperibili in casa
appartenenti ai genitori o ai fratelli maggiori adora giocare (50,9%), un terzo di esso (32,4%) è solito
collegarsi a YouTube, circa un quarto (il 25,3%) utilizza iTunes o applicazioni simili per ascoltare musica,
il 22,5% per navigare tra le pagine del web, mentre il 20,3% utilizza principalmente Instagram o altre
applicazioni per le foto.
Al di sotto della soglia del 20% appuriamo infine che il 15,8% dei bambini utilizza
iMovie o altre applicazioni inerenti i video, il 9,8% utilizza WhatsApp, per scambiare gratuitamente
messaggi di testo o foto attraverso il collegamento ad Internet e il 9,4% frequenta i Social Network.
INTERNET
Il lato oscuro della Rete. Un numero elevato di bambini è esposto a contenuti potenzialmente in grado
di turbarli e certamente non adatti alla loro età. Più di un bambino su 4 (25,9%) ammette di essersi
imbattuto in pagine Internet contenenti immagini di violenza, il 16% dei bambini ha trovato in Rete
immagini di nudo, il 13% siti che esaltano la magrezza, il 12,2% siti con contenuti razzisti.
GIOCO D’AZZARDO
Se l’82,9% dei bambini cui è stato sottoposto il questionario dichiara di non aver “mai” giocato online a
soldi la percentuale scende al 74,1% per il gioco a soldi non online: un bambino su quattro risulta
coinvolto all’interno di un fenomeno la cui portata e rilevanza non devono essere assolutamente
sottovalutate.
Gioca spesso a soldi online l’1,4% dei bambini del campione, lo fa qualche volta il 3% e
raramente il 3,6%. I giochi che prevedono denaro non online fanno registrare percentuali maggiori (5,1%
spesso, 3,8% qualche volta e 6,4% raramente).
Infine, per quanto riguarda il Videopoker e le Slot machines, che sono senza dubbio i giochi d’azzardo
che destano la maggior preoccupazione, le percentuali di bambini che dichiarano di aver giocato a questi
due pericolosi giochi d’azzardo non sono affatto trascurabili (rispettivamente il 7,8% ed il 6,9%), tanto più
se si considera che, ammette di non avervi mai giocato, ma che tuttavia vorrebbe farlo, un numero quasi
doppio di bambini (rispettivamente il 13,3% ed il 13,5%).
Interrogati sui motivi che li hanno spinti a giocare d’azzardo, i bambini hanno fornito le seguenti
risposte: il 18,9% lo ha fatto per puro divertimento, l’11,1% per l’emozione che suscita il gioco o perché
lo ha visto fare ad amici e/o parenti, mentre il 9% sostiene di averlo fatto per vincere soldi e/o premi.
SENSAZIONI
L’età della spensieratezza si presenta generalmente caratterizzata da moltissimi momenti di serenità e
pensieri positivi: infatti si dichiara spesso divertito il 65,5% dei bambini e il 64,8% felice.
Di contro occorre rilevare che sentimenti opposti e negativi coinvolgono comunque una larga parte dei
bambini.
Il 24,7% infatti dichiara di vivere stati di depressione qualche volta (19,1%) o spesso (5,6%); se
a questi si aggiungono i bambini che sentono un senso di depressione anche se solo raramente (17,7%)
emerge un disagio che tocca il 42,4% dei bambini, 4 su 10.
Allo stesso tempo a non sentirsi mai felice è il 2,9% dei bambini  il 13,8% dice di esserlo qualche volta e il 6,9% raramente (23,6% in totale).
Solo il 24,8% dei bambini riferisce di non vivere stati d’ansia, mentre il 12,2% dice di viverli spesso e il
24,4% qualche volta: l’ansia coinvolge anche il restante 25% dei bambini sebbene raramente.
Il 31,8% dei piccoli non si sente mai solo  ma un bambino su dieci si sente “spesso” solo, seguito dal
21,8% cui capita di vivere “qualche volta” questa sensazione e dal 24,2% che soffre di solitudine, ma
raramente."

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