Telemarketing, false promesse e furto di dati personali

Creato il 26 gennaio 2009 da Entradentro

Oggi mi ha chiamato Elena operatrice di telemarketing di una grande compagnia telefonica proponendomi un contratto molto interessante per ADSL e linea telefonica. Ho firmato la richiesta d’attivazione con un’altra compagnia da appena sette giorni ma avrei voluto valutare seriamente la proposta.

Sapete quanto è complicato leggere e capire un contratto di telefonia, così ho chiesto di avere un prospetto per valutare l’offerta, almeno a grandi linee.

A questo punto Elena mi chiede una serie d’informazioni personali sempre più approfondite dicendomi che è la prassi e che non si può fare altrimenti. In questo modo mi sarebbe arrivato direttamente il contratto che avrei dovuto firmare solo se di mio gradimento.

Arrivati al numero di conto corrente bancario mi spazientisco e penso che non posso legarmi con un’azienda di servizi che, ancor prima di farmi firmare un contratto di 2 anni, mi rende la vita difficile e complica dannatamente le cose.

Penso a cosa possa succedere nell’eventualità di avere un problema da cliente e così spiego gentilmente ad Elena che non se ne fa niente e che la politica dell’azienda non mi convince.

Ultimamente il numero di persone che conosco, ad avere problemi con la telefonia è veramente molto elevato.
A questo punto Elena si irrita e, invece di ascoltare con l’intenzione di capire riportando utili consigli all’azienda mandataria su come conquistare la fiducia della gente, mi chiede qual é il mio problema.

Evidentemente non ha fatto PNL e persegue un solo obiettivo: vendere qualcosa di falso a chi non ha nessuna intenzione di acquistare. Questo è il compito per cui è pagata.

Mi chiede di che cosa mi occupo e rispondo che anch’io cerco di vendere cose alle persone, in un modo un po’ diverso da quello che le impongono.

Seth Godin, uno dei più autorevoli e innovativi uomini di marketing, sostiene che i consumatori hanno il desiderio di acquistare qualche cosa di vero da chi non cerca a tutti i costi di venderlo.

L’esatto contrario di quello che pensa la compagnia telefonica.

Immaginate se il vostro fruttivendolo invece di mostrarvi una delle mele che intendete comprare vi facesse compilare un modulo con tutti i vostri dati personali e poi vi dicesse che, la cassa di mele, ve la spedirà a casa in un secondo tempo ma senza nessun obbligo d’acquisto. Cosa fareste?

E’ vero che l’approccio visivo o l’assaggio di una mela non ci garantisce che nella cassa non ve ne siano di bacate ma quello della compagnia telefonica mi fa supporre che tutto il servizio sia bacato.

Elena, appena puoi, cerca un lavoro in cui ti facciano vendere qualcosa di vero!

Compagnie telfoniche, poiché avete le possibilità, trovate strumenti di marketing innovativi e smettete di trattare i potenziali clienti come idioti consumatori!

Consumatori consapevoli. cercate autenticità e genuinità, so che è impegnativo, ma è l’unica alternativa alle truffe legalizzate!

Francesco Perticari


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