Tema : L'agguato

Da Svolgimento @svolgimento
Sez. Apocalisse Svolgimento
Nessuno in tutto l’ufficio la sopporta: è una stronza. 
Una volta ha telefonato a Valeria, a casa in mutua, con la proposta di un aperitivo insieme. Valeria si è fidata: in fondo è una richiesta del suo capo. Puntuale è arrivata la visita medica, poi un richiamo dal personale: Valeria può scordarsi l’anelata promozione. Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima: lei ha due occhi porcini di un marrone melmoso. Anche il suo soprannome la dice lunga: ORKATOMICANon c’è stato neanche bisogno di parlarne; durante la pausa caffè è bastato uno sguardo tra colleghi, gli occhi alzati al cielo: bisogna farla fuori. Sì, ma come? Tornati alla scrivania, ognuno inizia a pensare al metodo più efficace e sicuro. I giorni seguenti una serie di incidenti, senza le conseguenze sperate. Il detersivo per pavimenti finito, per sbaglio ovviamente, nella sua tazzina del caffè. Nulla di grave, una lavanda gastrica ed è tornata come nuova. La caduta dalle scale, con l’ORKATOMIKA arenata su un malcapitato che passava di lì: il poveraccio ha una costola rotta, lei se l’è cavata con un polso fasciato. Sembra indistruttibile, ogni volta risorge più forte di prima. Il suo adesso è uno sguardo di sfida: non vi libererete facilmente di me, sembra pensare. Due settimane di tentativi inutili. Sono le sei e l’ufficio è vuoto: urge una riunione. Paolo vuole desistere, preferisce licenziarsi che vedere il fallimento di ogni azione. Un’ora di discussione animata poi, quando tutto sembra arrivato ad un punto morto, l’intervento di Carlo: “ Bisogna passare alle maniere forti, qualcosa di drastico, tirare fuori le palle”. Silenzio. “ Quindi, cosa facciamo?“, interviene Paolo.

“Andiamo a casa, domani ci penserò io”, sentenzia Carlo. 
L’indomani passa lentamente, nessuno riesce a lavorare, tutti aspettano che succeda qualcosa, qualunque cosa. La giornata è finita, Carlo è seduto in macchina fuori dai cancelli, sta aspettando la sua preda: un agguato in piena regola. Uno sguardo fuori dal finestrino, l’atmosfera è natalizia, gli alberi agghindati a festa. Il cielo sta lentamente cambiando colore, dall’azzurro al giallo intenso. Un rumore di sottofondo, Carlo non ci fa caso, attento com’è all’uscita delle persone. Eccola, si avvia con passo deciso ad attraversare la strada. Rombo di motore, un’accelerata ed è per terra, il cetaceo spiaggiato sull’asfalto. Carlo scende dalla macchina, guarda il filo di sangue che le esce dalla bocca. E’ fatta ! Il rumore è sempre più forte, Carlo guarda il cielo: è diventato di un arancione simil zucca. La strada si spacca, un fiume di lava sgorga dalla terra. Cazzo! I Maya avevano ragione.
Sabrina Ercole Bidetti