tema: la jugoslavia

Creato il 27 maggio 2011 da Luci

(che poi mi sa che io scrivevo Yugoslavia, non so come mai).

lucettina, grembiule bianco, fiocco azzurro, nel 1985 si alzava, andava alla cattedra e, guardando la “cartina muta”,  terribile ma efficacissimo strumento didattico della mia maestra vecchio stile, cantilenava con passione da piccola scolara:

“la Yugoslavia è uno stato dell’Europa centrale, confina a est con Italia e Austria, a nord con l’Ungheria, a sud con la Grecia e l’Albania”.

“e?”

“uhm…”

“cosa si trova fra Ungheria e Grecia?”

buio…

c’era sempre uno stato rosa, sulla cartina muta che Lucettina non riusciva a memorizzare, maledetta Bulgaria…

tutte quelle che finivano in “ia” si assomigliavano, Ungheria, Bulgaria, Turchia… Bucarest, Budapest, Sofia…Sofia era facile, unica dal nome di donna con l’accento sbagliato, ma “buca” e “buda” era un casino metterle nello stato giusto.

a storia andava meglio.

“la prima guerra mondiale ebbe diverse cause scatenanti: la causa accidentale fu l’assassino dell’Arciduca Ferdinando da parte di uno studente serbo a Sarajevo”.


“signora maestra… scusi…”

“dimmi”

“che cosa è la Serbia?”

“uno stato della Yugoslavia, un po’ come il regno delle due Sicilie prima di Garibaldi”.


Leggo dell’arresto di Mladic.

Ripenso ai miei vent’anni, quando, con nella testa ancora forse il fiocco azzurro, la Bulgaria misteriosa, i confini della Yugoslavia, lo studente serbo sul ponte di Sarajevo, le copertine di Topolino sui giochi olimpici invernali (che anno era?) le cartoline che mandavano Daniela e Piero dal mare dalmata che dicevano bellissimo, e una bandiera, quella yugoslava, che avevo trovato sui tappini dei succhi di frutta e che mi sembrava la più fica d’Europa, sentivo parlare di genocidi e colpevolmente non capivo, non realizzavo, non mettevo a fuoco.

ero ancora più giovane quando tutto era cominciato, capendoci ancora meno, i serbi di bosnia e i serbi di serbia, i croati, gli sloveni, i bosniaci, da dove saltavano fuori?

io non capivo, il mondo mi pareva chiaro abbastanza, il muro di Berlino era chiaro, la Russia era chiara, avevo seguito con non molti problemi lo stravolgimento del mio atlante delle elementari e delle medie.

ma questa cosa non la capivo, non la conoscevo, non la concepivo neanche.

chi erano questi pazzi che improvvisamente saltavano fuori dalla cartina muta e la coloravano a macchia di leopardo?

che volevano? e soprattutto, perchè, esattamente, si ammazzavano con tanta ferocia?

siccome non capivo vivevo lo stesso, un giorno dopo l’altro, occupandomi di cose che capivo meglio: la scuola, l’Italia, Berlusconi che era già arrivato e ancora non se ne è andato via, la maturtà, l’università…

e sono passati così 16 anni da allora.

ieri hanno arrestato il boia di srebrenica.

ma non hanno ancora preso tutti i colpevoli. compresa me.


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